Durante la notte di domenica, l’Ucraina ha denunciato un nuovo attacco di droni da parte della Russia, poco dopo un incontro tra il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il Presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy, svoltosi a margine dei funerali di Papa Francesco. Secondo le informazioni diffuse dall’Associated Press, Mosca ha lanciato 149 droni esplosivi, di cui 57 sono stati intercettati e altri 67 bloccati. L’attacco ha causato la morte di almeno quattro persone in diverse parti del paese.

Dopo l’incontro con Zelenskyy a Roma, Trump ha espresso dubbi riguardo alle intenzioni del Presidente russo, Vladimir Putin, di porre fine al conflitto. Ha sottolineato che non c’era giustificazione per lanciare missili contro zone civili, alludendo a un attacco precedente su Kyiv che aveva provocato almeno otto vittime. In un messaggio su TruthSocial, Trump ha dichiarato che potrebbe essere necessario affrontare Putin in modo diverso e che Washington stava considerando ulteriori sanzioni contro la Russia.

L’incontro tra Trump e Zelenskyy a Roma è stato il primo dopo la loro tesa riunione alla Casa Bianca di febbraio. Zelenskyy, successivamente, ha definito il colloquio un “buon incontro” e ha manifestato ottimismo sui risultati delle discussioni, sperando in una protezione efficace delle vite ucraine, una tregua incondizionata e una pace duratura.

Gli attacchi segnalati nella giornata di domenica seguivano la dichiarazione di Mosca di aver ripreso il controllo delle aree residue della regione di Kursk, precedentemente occupate dalle forze ucraine in un assalto inaspettato lo scorso agosto. Tuttavia, secondo i funzionari ucraini, i combattimenti nella regione di Kursk continuano ancora.

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