Un attacco informatico su larga scala ha colpito la televisione di Stato russa VGTRK, e una fonte del governo ucraino ha confermato che hacker ucraini ne sono i responsabili. L’attacco è avvenuto il 7 ottobre, in concomitanza con il 72° compleanno del presidente Vladimir Putin. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito l’evento “senza precedenti”, dichiarando che gli esperti stanno ancora indagando per risalire ai dettagli tecnici dell’intrusione.

VGTRK ha subito interruzioni nei suoi servizi online, ma ha assicurato che non sono stati rilevati danni significativi alla sua infrastruttura digitale. L’episodio si inserisce in un contesto di crescenti tensioni tra Russia e Ucraina, con entrambi i paesi che utilizzano tattiche di guerra cibernetica.

Nel frattempo, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha ribadito in un’intervista che la Russia non cesserà le operazioni militari contro l’Ucraina fino a quando non saranno eliminate tutte le minacce percepite. Anche l’escalation del conflitto informatico sembra riflettere questa dichiarazione, evidenziando un aspetto sempre più cruciale della guerra moderna: la cyberwarfare.

L’attacco coincide con altri eventi significativi. In Crimea, le forze ucraine hanno dichiarato di aver colpito un importante terminal petrolifero, mentre il governo russo ha riferito di un grosso incendio in seguito all’attacco. Intanto, continuano i raid russi su diverse città ucraine, con lanci di missili ipersonici Kinzhal contro Kiev, fortunatamente intercettati e abbattuti dalle forze ucraine, evitando ulteriori danni.

3 pensiero su “Attacco Hacker alla TV di stato russa rivendicato dagli ucraini”
  1. Che tristezza vedere quanto odio e distruzione ci sia nel mondo oggi. Spero che un giorno si possa trovare una soluzione pacifica. 🤦‍♂️

  2. A me sembra un giochino tra grosse potenze, sembran bambini a chi fa piu danni…ma i veri danni li pagano sempre e solo i civili innocenti però…

  3. Ma quindi questi attacchi informatici sono come soldati digitali nella guerra moderna? A chi dobbiamo credere quando c’è così tanta tensione?

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