Nelle ultime ore, l’Iran ha lanciato circa 200 missili contro Israele in una drammatica escalation del conflitto tra i due Paesi. L’attacco, rivendicato dai Pasdaran iraniani, è stato dichiarato come “una risposta al martirio di Ismail Haniyeh, Sayyed Hasan Nasrallah e Nilforooshan”, figure di spicco sostenute da Teheran. I Guardiani della Rivoluzione iraniani hanno affermato di aver “colpito il cuore delle terre occupate”, facendo riferimento al territorio israeliano.
A Tel Aviv, uno dei principali bersagli dei missili, sono scattati immediatamente allarmi e la popolazione è stata invitata a rifugiarsi. L’attacco ha causato danni significativi e l’abbattimento di alcuni missili è stato confermato grazie all’intervento delle difese aeree, tra cui quelle statunitensi presenti nella regione. L’Iran ha lanciato missili anche su altre aree come Giaffa, dove un attacco terroristico alla metropolitana leggera ha provocato la morte di otto persone.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ordinato all’esercito americano di sostenere Israele nella sua difesa, promettendo supporto militare per abbattere i missili iraniani diretti verso lo Stato ebraico. Il Pentagono ha ribadito le “gravi conseguenze” per l’Iran se gli attacchi dovessero proseguire, aumentando ulteriormente la tensione internazionale.
Nelle ore successive all’attacco, Hezbollah ha espresso sostegno all’Iran, con festeggiamenti registrati a Beirut. La situazione nel Libano meridionale, già teatro di scontri tra Israele e Hezbollah, rimane critica, con Israele che ha avviato operazioni mirate contro obiettivi del gruppo sciita.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha annunciato una riunione urgente per discutere della situazione, mentre il governo israeliano ha ordinato misure straordinarie di sicurezza, compresa la chiusura degli spazi pubblici e delle spiagge. In parallelo, l’ambasciata statunitense ha emesso un’allerta di alto livello per i cittadini americani in Israele.
La crisi in Medio Oriente si intensifica, e mentre si moltiplicano gli scontri armati, la comunità internazionale segue con preoccupazione gli sviluppi di un conflitto che potrebbe avere ripercussioni su vasta scala.