L’importanza della verità è stata ribadita dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Durante un incontro con i giornalisti alla Casa Bianca, Biden ha espresso il suo disappunto riguardo alla decisione di Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta, di eliminare il sistema di fact checking introdotto nel 2016 per contrastare la disinformazione. Questo verrà sostituito, almeno temporaneamente negli Stati Uniti, dalle “Community Notes”, un metodo che permette agli utenti stessi di inserire contesto e correggere eventuali errori nelle informazioni condivise. Questa mossa è stata interpretata dal New York Times come un chiaro segnale della strategia di riposizionamento dell’azienda in vista dell’era Trump.
Il presidente ha sottolineato quanto sia fondamentale dire la verità, esprimendo preoccupazione per il fatto che miliardari possano decidere che non sia più rilevante. Biden si è chiesto cosa ci sia dietro a tale decisione, sottolineando come questa sia in contrasto con i valori americani che tengono in alta considerazione la veridicità delle informazioni. La portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, aveva in precedenza evitato di commentare ufficialmente la scelta di Meta.
L’esigenza di garantire un’informazione veritiera appare ancora più urgente in un’epoca in cui le informazioni false possono rapidamente diffondersi, influenzando milioni di persone. La mossa di Meta arriva in un momento critico, in cui il ruolo dei social media e la loro responsabilità nel veicolare informazioni corrette sono al centro di un vivace dibattito pubblico.