A Bruxelles i regolatori tecnologici dell’Unione Europea stanno intensificando le loro indagini su X, la piattaforma di Elon Musk, dopo le sue ripetute critiche ai governi europei. Questo avviene giusto pochi giorni prima dell’insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti. La Commissione Europea ha comunicato venerdì che amplierà i passi dell’inchiesta iniziata nel dicembre 2023. Tale indagine ha assunto una connotazione politica poiché Musk, prossimo a ricoprire un ruolo di rilievo nell’amministrazione Trump, ha espresso il suo appoggio ai partiti dell’estrema destra europea, come Alternative für Deutschland (AfD), in vista delle elezioni tedesche del 23 febbraio.
Bruxelles è stata sollecitata a verificare il rispetto da parte di Musk delle normative europee sui social media, in particolare del Digital Services Act (DSA), soprattutto dopo una discussione in diretta streaming con la leader dell’AfD, Alice Weidel, il 9 gennaio. La Commissione aveva già promesso di indagare sulla possibilità che gli algoritmi di X abbiano dato un “impulso” a quella trasmissione in diretta, offrendo un vantaggio ingiusto all’AfD nelle competizioni elettorali.
Venerdì, a sole tre giornate dall’inaugurazione di Trump, la Commissione ha delineato tre nuovi passaggi che intende intraprendere. Secondo Thomas Regnier, portavoce della Commissione Europea, tali misure sono “completamente indipendenti da considerazioni politiche o eventi specifici recenti”. X è stata invitata a chiarire le modifiche recenti e future ai propri sistemi di gestione dei contenuti. Il termine per fornire informazioni sulle modifiche passate, che potrebbero rivelare eventuali favori al flusso di Weidel, è fissato per il 15 febbraio. Inoltre, l’azienda è stata istruita a conservare ogni dato su cambiamenti futuri fino alla conclusione dell’indagine o fino alla fine dell’anno.
Non è la prima volta che la Commissione Europea emette un ordine di conservazione di dati simile. Anche l’app cinese TikTok è già stata soggetta a un’ordinanza comparabile per il suo coinvolgimento nelle elezioni rumene dello scorso anno. Come terzo punto, la Commissione cerca accesso alle interfacce di X per raccogliere maggiori dettagli su come gli account diventano virali. Lo scorso luglio, la Commissione Europea aveva emesso un riscontro preliminare secondo cui X non rispettava il DSA, ingannando gli utenti con il programma di verifica del marchio blu e mancando di trasparenza pubblicitaria e accesso ai dati. La Commissione ha affermato di stare ancora rivedendo le risposte di X a tali accuse, rispondendo alle preoccupazioni che il ruolo di Musk nell’amministrazione USA stia ritardando una decisione definitiva.
X potrebbe affrontare sanzioni fino al 6% del suo fatturato globale. I legislatori europei interrogheranno la Commissione Europea martedì sulla conformità di X al DSA. Al momento della pubblicazione, X non ha risposto a una richiesta di commento.