Martedì sera, l’attuale primo ministro britannico Keir Starmer ha preso una decisione cruciale, inviando messaggi su WhatsApp a due leader chiave: Donald Trump e Volodymyr Zelenskyy. Motivo del messaggio era congratularsi con entrambi per l’accordo raggiunto su un piano di cessate il fuoco tra Ucraina e Russia e il ripristino dei flussi vitali di assistenza militare e d’intelligence da Washington verso Kyiv. Dopo due mesi di intensa opera di mediazione e coordinazione con gli alleati per sostenere Kyiv, Starmer ha potuto finalmente respirare, anche se per un breve momento.

Non molti erano a conoscenza del fatto che Starmer e un suo stretto consigliere avevano lavorato incessantemente per sviluppare la bozza dell’accordo di cessate il fuoco. Era fondamentale prima di tutto convincere Trump e Zelenskyy a mettere da parte le tensioni dell’ultimo incontro nello Studio Ovale, avvenuto il 28 febbraio, e a riorientarsi verso il dialogo di pace. “Sono sollevato per i progressi compiuti,” ha dichiarato Starmer mercoledì davanti al Parlamento del Regno Unito, mostrando felicità per il ripristino del sostegno americano all’Ucraina.

Appena dodici giorni prima, sembrava impossibile qualsiasi tipo di accordo tra il presidente degli Stati Uniti e il leader ucraino. In una scena senza precedenti, Trump e il suo Vice Presidente JD Vance avevano espresso apertamente la loro frustrazione verso Zelenskyy durante un incontro, accusandolo di non aver dimostrato sufficiente gratitudine verso l’aiuto americano. Zelenskyy, visibilmente turbato, ha replicato: “Non sto giocando a carte,” mentre Trump lo ammoniva sulla sua posizione fragile. Tutto questo si svolgeva sotto lo sguardo attonito dei leader e dei funzionari europei, molti dei quali si sono schierati con Zelenskyy, esprimendo sostegno e solidarietà.

Starmer, invece, non ha reagito pubblicamente, agendo in silenzio. Solo ore prima dell’arrivo di Zelenskyy a Washington, Starmer aveva cercato di guadagnarsi il favore di Trump, invitandolo a un secondo viaggio di stato nel Regno Unito. Tuttavia, la successiva situazione tesa tra Trump e Zelenskyy ha collocato Starmer in una posizione difficile. Impossibilitato a criticare apertamente Trump dopo il recente incontro, ma volendo comunque dimostrare sostegno all’Ucraina e mantenere un dialogo attivo con i leader europei, Starmer ha scelto di agire dietro le quinte, cominciando a lavorare su una soluzione.

Il capo di gabinetto di Starmer, Morgan McSweeney, ha adottato un approccio pragmatico per gestire le crisi, concentrandosi non sui problemi passati, ma sul futuro e su come “vincere l’ora successiva”. Mentre Zelenskyy arrivava a Londra dopo l’acceso incontro con Trump, Starmer ha accolto il leader ucraino a Downing Street, supportato da una folla entusiasta. Dopo una serie di incontri tra i leader europei, si sono impegnati a continuare il supporto militare all’Ucraina e a garantire la sua sicurezza nelle trattative del cessate il fuoco.

Anche con l’Europa pronta a intensificare il suo impegno, la collaborazione tra Starmer e Macron è stata fondamentale, rendendo Londra e Parigi un asse centrale per favorire i dialoghi di pace. Nel frattempo, Trump ha temporaneamente bloccato il flusso di aiuti all’Ucraina, aggiungendo tensioni nella coalizione internazionale a sostegno di Kyiv.

Jonathan Powell, rispettato diplomatico britannico, è stato incaricato di mediare nella situazione, elaborando un accordo che includesse misure di fiducia, come scambi di prigionieri. Powell ha lavorato a stretto contatto con le controparti americane e ucraine per avanzare nel processo di pace, mentre Starmer continuava a comunicare efficacemente con Trump, illustrandogli la serietà di Zelenskyy nel voler raggiungere una soluzione pacifica.

Il ruolo invisibile ma centrale di Starmer nei negoziati potrebbe non essere stato ampiamente pubblicizzato, tuttavia, ha dimostrato che un approccio composto e diplomatico può fare la differenza anche nei momenti di maggiore tensione geopolitica.

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