Nel pomeriggio, la Casa Bianca ha rilasciato due comunicati distinti riguardanti i negoziati tenuti a Riad con le delegazioni di Russia e Ucraina. Entrambi i documenti delineano i termini per un cessate il fuoco, articolandosi in cinque punti chiave. Quattro di questi rimangono identici sia per Mosca sia per Kiev, mentre il secondo varia tra le due dichiarazioni. Nel documento rivolto alla Russia, si discute della possibilità per Mosca di riprendere la vendita di grano e altri prodotti sui mercati internazionali. D’altra parte, nel comunicato indirizzato a Kiev, si sottolinea l’impegno di Washington a facilitare il ritorno a casa di prigionieri di guerra e bambini ucraini trattenuti dai russi.

Il primo punto in comune riguarda la tregua nell’area del Mar Nero, dove le parti concordano nel cessare l’uso della forza per garantire una navigazione sicura e prevenire usi militari delle navi commerciali. Le misure in questione sono condivise nella stessa forma sia con la Russia che con l’Ucraina.

Nel secondo punto, la divergenza è evidente: mentre nel comunicato per Kiev si enfatizza lo sforzo congiunto per il rilascio di prigionieri e bambini, nella nota indirizzata a Mosca si delinea un possibile supporto per il ripristino dell’accesso russo ai mercati globali agricoli e dei fertilizzanti.

Un altro aspetto centrale è rappresentato da un cessate il fuoco sugli attacchi alle centrali elettriche in Russia e Ucraina, senza includere infrastrutture civili più ampie.

Il quarto elemento del piano sottolinea l’importanza del contributo di Paesi terzi nel supportare gli accordi relativi all’energia e alla navigazione, fattore su cui tutti sembrano concordare.

Infine, entrambe le parti mirano a una pace duratura. Gli Stati Uniti si impegnano a continuare facilitazioni nei negoziati, in linea con la volontà di Donald Trump di porre fine alle ostilità come passo fondamentale verso un trattato di pace permanente.

Da parte russa, il Cremlino ha pubblicato una risposta chiedendo, prima di accettare la tregua nel Mar Nero, la revoca delle sanzioni imposte su diverse banche e sull’export di cibo e fertilizzanti, nonché la riapertura dei porti alle navi russe.

Dall’altro lato, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto bene gli accordi proposti dagli Stati Uniti, definendoli “buone misure” e sottolineando l’intenzione di Kiev di muoversi verso una pace sostenibile.

Queste sono le basi su cui si fondano le discussioni future, con l’obiettivo di raggiungere una soluzione di pace attraverso il dialogo facilitato dalla leadership americana.

Un pensiero su “Colloqui USA-Russia-Ucraina: cessate il fuoco e nuovi accordi in cinque punti”
  1. Ma speriamo che sti negoziati portino a qualcosa di buono una volta tanto… che qua la gente soffre e non se ne può più.

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