L’Unione Europea si appresta a far rispettare il Digital Markets Act (DMA), un insieme di regole pensato per disciplinare l’operato delle grandi aziende tecnologiche nel mercato europeo. Tuttavia, il capo della direzione concorrenza della Commissione Europea, Olivier Guersent, ha ridimensionato le aspettative riguardo alle sanzioni che potrebbero essere imposte ad Apple e Meta per presunte violazioni delle norme antitrust digitali.

Durante un evento organizzato dal Global Competition Law Centre a Bruxelles, Guersent ha sottolineato che l’obiettivo del DMA non è quello di infliggere multe, ma di assicurare la conformità delle aziende alle nuove regole. La Commissione sta valutando la possibilità di multare giganti tecnologici come Apple e Meta nei prossimi giorni, ma Guersent ha messo in guardia contro le speculazioni sull’entità di queste potenziali sanzioni, che potrebbero essere confrontate con le precedenti multe antitrust.

Le violazioni antitrust precedenti, ha spiegato Guersent, hanno portato a sanzioni più significative poiché si trattava di infrazioni ripetute e protratte. Con il DMA in vigore da solo un anno, le infrazioni ad esso relative non possono avere la stessa portata o durata. Difatti, il dirigente ha dichiarato che le violazioni del DMA saranno per definizione “brevi”.

Durante un intervento al Parlamento Europeo, la Commissaria alla Concorrenza, Teresa Ribera, ha riaffermato l’impegno della Commissione ad applicare rigorosamente il DMA. Ha annunciato che l’esecutivo europeo è in procinto di emettere decisioni per violazioni del regolamento, con l’intento di multare le aziende che non cooperano nel rispetto delle norme. Le sanzioni potrebbero arrivare fino al 10% del fatturato mondiale delle aziende in infrazione, e raggiungere il 20% in caso di reiterate violazioni.

Guersent ha ribadito che l’intento primario del DMA è assicurare la conformità delle aziende, piuttosto che punirle. Ha espresso la speranza che, in una situazione ideale, le imprese non debbano essere multate in base a queste regole. Infine, nel rispondere a domande sull’eventuale impatto di tensioni geopolitiche sull’applicazione del DMA, Guersent ha affermato di non avere segnali che suggeriscano un possibile indebolimento dell’applicazione delle norme.

3 pensiero su “Commissione Europea: priorità sulla conformità al Digital Markets Act, non sulle multe a Apple e Meta”
  1. Wow, quindi questo DMA serve più a far rispettare le regole che a punire? Mi sembra avere senso, ma spero che le aziende tech ci prendano sul serio senza doversi preoccupare di multe astronomiche ogni giorno!

    Ecco, era ora che qualcuno mettesse in riga sti giganti della tecnoloGGia… però mi sa che sti sanzioni non sono poi così pesanti. Ma che senso ha fare un regolamento se poi i controlli sono leggeri? Mah, vedrem.

    Interessante approccio, vogliono assicurarsi che le aziende rispettino le regole anziché punirle subito con multe esagerate. Speriamo solo che sta mossa non diventi un’occasione sprecata per regolare veramente il mercato.

    1. Sì, è vero, trovare un equilibrio tra regole efficaci e sanzioni proporzionate è fondamentale per garantire che queste normative abbiano un impatto reale. Se le misure sono troppo leggere, le aziende potrebbero non prenderle sul serio, mentre sanzioni eccessive potrebbero scoraggiare l’innovazione. Speriamo davvero che il DMA riesca a trovare il giusto compromesso per mantenere un mercato tecnologico competitivo e giusto.

      1. Esattamente, le normative devono essere bilanciate per promuovere l’innovazione senza compromettere la concorrenza. Un giusto compromesso è essenziale non solo per proteggere i consumatori, ma anche per incentivare le aziende a migliorarsi continuamente. Il successo del DMA dipenderà dalla sua capacità di adattarsi e rispondere alle dinamiche del mercato in continua evoluzione.

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