L’esercito israeliano ha comunicato che due razzi sono stati intercettati mentre attraversavano lo spazio aereo israeliano provenienti dal nord della Striscia di Gaza. Dopo l’attivazione delle sirene nelle zone di Gerusalemme, Negev e HaShfela alle 16:14, l’aviazione militare israeliana (Iaf) ha prontamente neutralizzato i proiettili, come riportato in un comunicato delle Forze di difesa israeliane (Idf).
Nel frattempo, si è diffusa una notizia non confermata riguardante l’arresto del direttore dell’ospedale Kamal Adwan, Hussam Abu Safiya. Secondo le dichiarazioni del Ministero della Salute di Gaza, amministrato da Hamas, Abu Safiya sarebbe stato detenuto assieme a vari membri del personale medico dell’istituzione. Tuttavia, sul profilo Instagram di Abu Safiya, un post non pubblicato da lui afferma che le informazioni relative al suo arresto sono false, aggiungendo che è in buone condizioni nonostante i problemi di comunicazione.
Nel contesto regionale, Hezbollah ha espresso la sua posizione riguardo al cessate il fuoco con Israele. Secondo il quotidiano libanese “Al-Akhbar”, legato a Hezbollah, l’organizzazione ha avvertito che non rispetterà l’accordo finché non cesseranno le attività militari israeliane nel sud del Libano. Le autorità locali nutrono preoccupazioni circa il possibile fallimento del cessate il fuoco, alla luce delle operazioni militari israeliane nei pressi dei villaggi di confine.
Nella stessa nottata, almeno nove civili palestinesi, inclusi tre bambini, hanno perso la vita a seguito di raid aerei israeliani su varie aree di Gaza. Uno degli attacchi ha distrutto una residenza familiare nel campo profughi di Al Maghazi, come confermato dai corrispondenti dell’agenzia Wafa. Le vittime sono state trasportate all’ospedale Al Aqsa nella vicina Deir al Balah. Inoltre, gli attacchi aerei israeliani hanno preso di mira anche le tende di un insediamento di rifugiati a Mawasi, nella città meridionale di Rafah, con i feriti condotti all’ospedale Nasser di Khan Younis.
Israele è stato inoltre accusato di aver colpito il campo profughi di Maghazi, causando la morte di sette persone secondo quanto riferito dall’emittente Al Jazeera. Simultaneamente, l’Onu ha denunciato un attacco aereo israeliano che ha colpito l’aeroporto di Sanaa, Yemen, mentre un volo civile stava per atterrare. Il coordinatore per gli aiuti umanitari dell’Onu, Julien Harneis, presente al momento dell’attacco, ha riferito che fortunatamente l’aereo è atterrato in sicurezza nonostante la distruzione della torre di controllo.
Le tensioni si estendono anche al fronte yemenita, dove un missile Houthi diretto verso Gerusalemme è stato abbattuto dalle difese israeliane. Nonostante ciò, le frequenti allerte hanno costretto migliaia di israeliani a trovare rifugio nelle notti recenti.
Infine, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che l’ospedale Kamal Adwan, l’ultima grande struttura sanitaria funzionante nel nord di Gaza, ha cessato le attività dopo essere stato colpito da un raid israeliano, compromettendo ulteriormente l’accesso ai servizi medici nella regione.