Il confronto per la guida del Comitato Nazionale Democratico è entrato nel vivo, sebbene la competizione non abbia ancora scatenato grandi entusiasmi né presentato idee rivoluzionarie su come risollevare il partito dopo la sconfitta elettorale di novembre. Il primo forum si terrà sabato e vedrà affrontarsi il leader del Partito Democratico del Wisconsin, Ben Wikler, e il presidente del Partito Democratico-Contadino-Laburista del Minnesota, Ken Martin.
Questo scontro rappresenta un partito ancora incerto, privo di una guida definitiva mentre cerca di comprendere gli errori commessi. L’assenza di linee ideologiche tradizionali riflette un partito in una fase di stallo, assillato da domande esistenziali sul futuro. Finora, il dibattito si è focalizzato su questioni tecnocratiche riguardanti il funzionamento del partito e i curricula dei singoli candidati, anziché su grandi discussioni ideologiche e politiche.
Candidati di alto profilo, come l’ambasciatore uscente in Giappone Rahm Emanuel o l’ex senatore Sherrod Brown dell’Ohio, non si sono ancora fatti avanti. Non ci sono nemmeno state grandi divergenze di opinioni su come il partito debba procedere. Le discussioni si limitano a questioni pratiche e logistiche, con i candidati che spesso fanno leva sugli endorsement ricevuti piuttosto che su vere differenze di visione.
Martin ha recentemente ottenuto l’appoggio di 19 leader democratici in nove stati del Sud, includendo presidenti di partito di Arkansas, Mississippi, Tennessee, Texas, Virginia e West Virginia. Wikler e Martin, entrambi presidenti di partito negli stati del Midwest, chiedono un’organizzazione continua e una strategia estesa a tutti e 50 gli stati. Wikler ha proposto una revisione post-azione dopo ogni campagna, inclusa quella del 2024, per analizzare le strategie del partito.
Nonostante i candidati siano emersi dal contesto delle strutture di partito statali, i loro sostenitori si scontrano sui risultati ottenuti. Gli alleati di Martin sostengono che Wikler sia eccessivamente vicino ai grandi donatori democratici, mentre il team di Wikler sottolinea la sua forza con i piccoli donatori. Gli appoggi ricevuti dai candidati, come quello del governatore del Minnesota Tim Walz a Martin, mostrano come le profonde divisioni siano più personali che ideologiche.
Il ruolo del presidente del DNC è cambiato nel tempo, meno legato all’impostazione di una visione del partito e più alla gestione delle operazioni organizzative. Nonostante alcune differenze, la mancanza di un candidato fortemente noto e di dibattiti ispirati lascia una sensazione di insoddisfazione tra i membri del partito. Tuttavia, alcuni sostengono che l’attuale fase di apparente apatia potrebbe comunque nascere da esigenze pratiche, piuttosto che da assenze strategiche.
Beh, almeno qualche endorsement l’hanno ricevuto… vediamo se servirà a qualcosa oltre ai soliti discorsi politici.
Ma chi so sti Wikler e Martin? MAH! Forse so io che me so persa qualcosa, però sto entusiasmo non se vede.
Ahò, sembra che sti politici se siano dimenticati come se fa una vera discussione ideologica! Solo questioni tecniche e basta.
Ma allora a cosa serve sto forum se non ci sono idee nuove? Sembrano solo chiacchiere tra amici…