Una faida interna è emersa all’interno del partito Reform UK, guidato da Nigel Farage, poiché uno dei suoi membri del parlamento, Rupert Lowe, è stato sospeso dal gruppo parlamentare del partito. Il parlamentare di Great Yarmouth, situato nell’est dell’Inghilterra, si è trovato al centro di accuse che delineano “minacce di violenza fisica” e comportamenti intimidatori presso i suoi uffici, accuse che Lowe ha negato fermamente e che sono state segnalate alle autorità di polizia.
Le tensioni sono esplose in seguito alle critiche espresse pubblicamente da Lowe nei confronti di Farage e di altri membri chiave della dirigenza di Reform UK. In un’intervista rilasciata al Daily Mail, Lowe ha descritto il partito sotto la guida di Farage come un “partito di protesta guidato dal messia”. La risposta di Farage non si è fatta attendere, definendo le affermazioni di Lowe come “completamente errate” e rigettando l’idea che il partito potesse essere ridotto a una semplice forza di protesta.
Nel suo intervento sul Telegraph, Farage ha ammesso che la controversia ha minato il “senso di coesione” che il partito aveva finora costruito. Ha sottolineato che, sebbene Reform UK abbia cercato di mantenere l’unità, le azioni e i commenti di Lowe hanno inevitabilmente creato crepe in questa facciata. Farage ha ricordato che le divisioni interne non sono accolte positivamente dall’elettorato, e il recente episodio rischia di compromettere l’immagine compatta del partito.
Nonostante la turbolenta situazione interna, il partito continua a detenere un vantaggio nei sondaggi, superando sia il Labour che i Conservatori secondo una elaborazione agganciata di POLITICO. Circolano però speculazioni sul fatto che l’investigazione avviata contro Lowe possa essere collegata alla sua disputa pubblica con Farage, un’ipotesi negata sia dal vice leader del partito, Richard Tice, che da altri esponenti di Reform UK. Tice ha dichiarato alla BBC che non esiste alcun legame tra le esternazioni di Lowe e le accuse mosse contro di lui poco dopo.
Nel frattempo, Farage ha evidenziato come Lowe abbia avuto diverse conflittualità con altri parlamentari fin dalla sua elezione, avvenuta otto mesi fa, e le contromisure finora adottate non hanno riuscito a disinnescare la situazione incandescente.
Da parte sua, Lowe ha bollato l’indagine come una “caccia alle streghe”, ribadendo questo concetto in un articolo separato sul Telegraph, segnalando una percepita faziosità nelle azioni mosse contro di lui.