A Bruxelles, due deputate italiane del Parlamento europeo, appartenenti all’Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici (S&D), stanno rassegnando le dimissioni dai loro incarichi all’interno del gruppo politico. Questa decisione segue un’indagine condotta dalle autorità belghe riguardo il loro presunto coinvolgimento nello scandalo di corruzione noto come Qatargate. Il portavoce del gruppo ha dichiarato che Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini hanno richiesto la sospensione dal Gruppo S&D, una sollecitazione che è stata accolta dal Bureau del gruppo. Nel comunicato si ribadisce che l’S&D adotta una politica di tolleranza zero verso la corruzione e l’interferenza politica, e che, da quando il Qatargate è emerso nel dicembre 2022, sono state introdotte misure per incrementare la trasparenza all’interno delle Istituzioni europee.
Le due deputate potrebbero vedere revocata la loro immunità legale, poiché l’ufficio del procuratore belga ha avanzato una richiesta al Parlamento europeo per indagare sul loro ruolo nello scandalo. Secondo quanto riferito da fonti ufficiali, il presidente del Parlamento, Roberta Metsola, annuncerà la presentazione della richiesta. Per ora, Moretti e Gualmini non hanno rilasciato commenti in merito alla vicenda.
Moretti è stata immediatamente coinvolta nelle indagini, dato che un mandato d’arresto menziona la sua partecipazione a un “quadrumvirato” con altri esponenti socialisti, tra cui gli ex deputati Andrea Cozzolino, Marie Arena e Marc Tarabella. Le accuse includono il tentativo di boicottare risoluzioni parlamentari contro il Qatar riguardanti i diritti umani e la negoziazione di un accordo per viaggi senza visto tra Doha e l’UE. Gli ex deputati europei coinvolti negano qualsiasi implicazione nello scandalo.
Gualmini, in passato, ha parlato dei suoi contatti con deputati europei e con l’assistente parlamentare Francesco Giorgi, riguardo alla posizione del gruppo socialista sul Qatar. Ha affermato di non aver seguito le direttive di alcuni colleghi e di Giorgi e di non avere mai avuto collegamenti con questioni legate al Qatar o con rappresentanti qatarioti.
Il Qatargate è stato svelato alla fine del 2022, coinvolgendo l’ex deputato Pier Antonio Panzeri e l’assistente Francesco Giorgi, tra gli altri. Gli arresti hanno svelato l’esistenza di borse di denaro e connessioni con interferenze straniere che minacciavano l’integrità della democrazia europea.
Per le autorità belghe, il cammino verso un’indagine completa sui due deputati europei potrà iniziare solo dopo che il Parlamento avrà seguito una lunga procedura. La revoca dell’immunità sarà discussa anche in seno alla commissione per gli affari legali, che offrirà ai deputati la possibilità di esprimersi prima di sottoporre la questione all’assemblea parlamentare per una votazione definitiva. Se approvata dai parlamentari europei, le autorità belghe saranno libere di avviare azioni legali nei confronti dei deputati socialisti coinvolti.
Non mi sorprende, ma mi dispiace sempre vedere come la politica venga continuamente macchiata da atti di corruzione. Speriamo che questa volta si prenda sul serio e vengano applicate misure più restrittive e severi controlli.
Ma qui non se ne può piu di sti scandali, sempre i soliti personaggi che se la cavano con una pacca sulla spalla… ma tanto chi ci governa? svegliaaaa!!!
Ma com’è possibile che ancora ci siano così tanti scandali di corruzione a questo livello? È davvero sconcertante che deputati che dovrebbero rappresentarci siano coinvolti in cose simili. Speriamo venga fatta giustizia!