A volte è preferibile non essere a conoscenza di ciò che i cosiddetti amici pensano e dicono alle proprie spalle, specialmente in politica internazionale. Recentemente, una fuga di notizie ha rivelato commenti sgradevoli da parte di figure di alto livello del governo statunitense di Trump nei confronti dell’Europa, suscitando una reazione mista tra dolore e indignazione da parte di funzionari sia britannici che europei.
Secondo quanto riportato da The Atlantic, che ha accidentalmente ricevuto accesso a una chat di gruppo interna, il Vice Presidente americano JD Vance ha criticato l’idea di dover sostenere militarmente l’Europa proteggendo le spedizioni marittime. A questo, il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha risposto con un commento altrettanto tagliente, esprimendo disprezzo per l’apparente dipendenza europea dagli sforzi militari statunitensi.
La notizia, emersa lunedì sera, ha lasciato senza parole un diplomatico britannico, che ha definito la fuga di notizie “selvaggia” e ha percepito in essa una chiara espressione di ostilità da parte americana. Al contrario, pubblicamente, i ministri del Regno Unito hanno cercato di placare le acque, sostenendo che i rapporti tra i due Stati fossero ancora stabili e le comunicazioni sicure. Tuttavia, Grant Shapps, ex Segretario alla Difesa britannico, ha evidenziato l’ignoranza di alcuni membri dell’amministrazione Trump rispetto ai veri sforzi europei contro le minacce dei ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran.
La conversazione trapelata ha inoltre rivelato proposte per far condividere l’onere economico delle operazioni militari con l’Europa, nonostante i contributi significativi già offerti, come il supporto dei rifornitori aerei britannici. Shapps ha puntualizzato su X che l’Europa deve sicuramente impegnarsi di più in termini di sicurezza, ma ha ricordato agli americani che il Regno Unito è già in prima linea in queste operazioni.
Anche Ed Davey, leader dei Liberal Democratici britannici, ha criticato aspramente l’inadeguatezza gestionale della situazione da parte dei leader statunitensi, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza nell’intelligence condivisa. In Europa, i sentimenti erano di delusione e rassegnazione, con la consapevolezza che atteggiamenti ostili erano già presenti sebbene finora celati.
I diplomatici UE hanno espresso il loro scetticismo sulla capacità di Vance e affini di mantenere un approccio diplomatico coerente, mentre alcuni confidano in un eventuale ritorno a rapporti più solidi con gli Stati Uniti. Tuttavia, la fiducia, elemento cardine di qualsiasi alleanza, appare oggi danneggiata.
Per quanto riguarda le richieste economiche agli europei, un funzionario UE ha ironizzato che il conto non è ancora stato presentato. Redattori come Noah Keate, Matt Honeycombe-Foster da Londra e Clea Caulcutt da Parigi hanno contribuito all’elaborazione di queste informazioni.