A Flensburg, una città situata nel nord della Germania, si è svolta una tappa chiave della campagna elettorale che vede Friedrich Merz come il probabile successore alla cancelleria tedesca. Tuttavia, la capacità di formare un governo di coalizione appare sempre più incerta. Robert Habeck, candidato dei Verdi per la cancelleria, ha messo in dubbio la possibilità di un’alleanza tra il suo partito e i conservatori di Merz, soprattutto dopo le recenti elezioni del 23 febbraio.
Le difficoltà nel trovare un’intesa con Merz sono emerse in seguito all’inaspettata apertura del suo partito verso l’Alternative für Deutschland (AfD), un partito di estrema destra. Questa decisione ha permesso il passaggio in parlamento di alcune misure anti-immigrazione con il supporto dell’AfD, rompendo una linea di condotta tradizionalmente adottata per isolare l’estrema destra nella politica tedesca. Habeck ha dichiarato che tale mossa rappresenta una complessità ulteriore nel lavorare con Merz. Ha aggiunto che una simile azione renderebbe difficile costruire un qualsiasi terreno comune.
La decisione di Merz di accettare l’appoggio dell’AfD ha generato un vasto scompiglio politico a Berlino. Non solo i Verdi, ma anche il Partito Socialdemocratico (SPD) hanno espresso il loro forte dissenso. Habeck, che ricopre anche il ruolo di ministro dell’economia, ha descritto la strategia di Merz come un atto che equivale a un’autosqualifica dal ruolo di cancelliere. Dal canto suo, Merz ha difeso la propria scelta, sostenendo l’importanza di realizzare il programma politico del suo partito a prescindere da chi apporta il sostegno in parlamento.
Questa situazione porta a chiedersi con chi i conservatori di Merz potranno formare una coalizione dopo le elezioni. Pur avendo escluso la possibilità di un’alleanza con l’AfD, le opzioni principali rimarrebbero l’SPD e i Verdi. Tuttavia, la possibilità che Merz cerchi nuovamente l’appoggio dell’AfD potrebbe complicare le discussioni per un’alleanza. Di fronte alla domanda postagli a Flensburg, Habeck ha confermato la volontà dei Verdi di non partecipare ad un governo conservatore che utilizzi i voti dell’AfD.
Questa fermezza potrebbe costituire un ostacolo significativo per Merz, poiché, in alcuni scenari successivi alle elezioni, la collaborazione con i Verdi potrebbe risultare necessaria. I sondaggi attuali attribuiscono alla coalizione di centro-destra di Merz circa il 30% delle preferenze: un risultato superiore rispetto al SPD, ai Verdi e all’AfD, ma che non garantisce la maggioranza assoluta. Inoltre, i leader della CSU, il partito gemello bavarese della CDU di Merz, hanno escluso l’ipotesi di un’alleanza con i Verdi, lasciando teoricamente aperta solo l’opzione dell’SPD.
Se le trattative per una coalizione dovessero fallire, l’ipotesi più svantaggiosa per Merz potrebbe essere quella di governare con un esecutivo di minoranza. In questo scenario, il suo governo si troverebbe costretto a cercare supporto parlamentare variabile per approvare le leggi, una condizione piuttosto inusuale nella tradizionale stabilità politica della Germania.
Ma chi è questo Merz che s’accosta al AfD? Qui c’è da stare attenti! Speriamo che i Verdi e l’SPD riescano a mettere un po d’ordine a sto casino.
Merz è un politico tedesco della CDU che è stato spesso considerato vicino alle posizioni più conservatrici all’interno del partito. Nonostante alcune affinità ideologiche con l’AfD su temi come l’immigrazione, ufficialmente non ha espresso intenzioni di alleanze con loro. È comprensibile la preoccupazione, dato il contesto politico europeo attuale. Speriamo davvero che i Verdi e l’SPD possano fornire una direzione stabile e progressista per la Germania.
Questo Merz mi sembra un po troppo disposto a mescolarsi con chiunque per il potere… non mi fido!
È comprensibile avere dei dubbi, ma a volte per fare politica è necessario essere pragmatici e cercare alleanze, anche con chi può sembrare inaspettato. La vera prova sarà vedere come Merz saprà gestire queste alleanze una volta al potere e se manterrà la sua integrità e i suoi valori.