Nella capitale belga, Bruxelles, quasi 10.000 candidati desiderosi di intraprendere una carriera nei ranghi dell’Unione Europea hanno ricevuto una notizia inattesa: dovranno ripetere l’esame di ingresso a causa di un problema tecnico che ha compromesso i risultati precedenti. Questi aspiranti, che avevano sostenuto il test online il mese scorso sperando di diventare traduttori dell’UE, sono stati informati giovedì che l’errore, dovuto a un “difetto di configurazione”, richiederà loro di ripresentarsi all’esame a maggio. La procedura di selezione è gestita dall’Ufficio europeo per la selezione del personale (EPSO), un ente cruciale per il reclutamento nei servizi civili delle istituzioni europee, come la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE.
La vicenda ha scatenato reazioni di sdegno tra gli aspiranti, che esprimono frustrazione ed esasperazione. Un membro di un gruppo Facebook creato per chi aspira a superare l’esame ha descritto l’EPSO come “assolutamente incompetente,” paragonando la gestione alla difficoltà nell’organizzare una festa in una birreria. Il malfunzionamento tecnico, causato da un sistema online di un appaltatore esterno, ha permesso ai candidati di selezionare più di una risposta nelle domande a scelta multipla, contrariamente alle istruzioni che indicavano chiaramente la presenza di una sola risposta corretta.
Nell’email indirizzata ai partecipanti, l’EPSO ha espresso comprensione per l’impatto di questa spiacevole situazione e ha offerto le proprie scuse a nome dell’appaltatore responsabile. Tuttavia, aumentano le lamentele tra coloro che si vedono costretti a ripetere il test. “È completamente assurdo,” ha scritto un candidato online, sottolineando come sia ingiusto penalizzare chi ha effettivamente rispettato le indicazioni fornite, obbligandoli a rifare tutto da capo e a prendere ulteriori giorni di ferie dal lavoro. Altri utenti non nascondono la propria delusione per quello che percepiscono come un ennesimo fallimento da parte dell’EPSO.
L’esame fallito riguardava coloro che aspirano a lavorare come traduttori in una delle otto lingue ufficiali dell’UE. Una candidata, interpellata sulla questione, ha raccontato di aver dedicato un’ora al giorno per diverse settimane alla preparazione, affrontando prove che includevano linguistica, ragionamento verbale e numerico. Per altri candidati, come coloro che hanno anche impegni familiari o professionali particolarmente impegnativi, lo sforzo aggiuntivo richiesto è fonte di grande stress. Un’altra partecipante ha condiviso la preoccupazione di un’amica, in gravidanza avanzata, per cui ripetere l’esame potrebbe risultare particolarmente gravoso.
Intanto, un portavoce della Commissione ha rivelato che sono ancora in corso conversazioni tra l’EPSO e l’appaltatore esterno per determinare le implicazioni finanziarie del contrattempo. Il test recentemente annullato non è il primo a suscitare critiche nei confronti dell’EPSO. L’Unione del personale U4U ha sollecitato una risposta decisa della Commissione alle insoddisfacenti condizioni dei recenti esami per le promozioni del personale attuale, denunciando questioni relative alle domande incoerenti e alla formattazione approssimativa. Secondo il portavoce Balazs Ujvari, l’EPSO si trova attualmente in una fase di transizione con un nuovo sistema IT, impiegando in alcuni casi l’Intelligenza Artificiale per generare le domande dei test. Inoltre, nel 2023, migliaia di candidati hanno visto i loro test interrotti dopo segnalazioni di potenziali problemi legali derivanti dalla conduzione degli esami esclusivamente in inglese.