Un presunto agente cinese, Yang Tengbo, è stato recentemente identificato come colui che avrebbe instaurato un “raro grado di fiducia” con il Duca di York, come stabilito da un giudice dell’Alta Corte. Prima di lunedì, la sua identità era protetta da un ordine di anonimato e veniva indicato soltanto come H6. Yang ha negato con forza le accuse di spionaggio, affermando che sono “completamente false” e ha chiesto ai suoi legali di rendere pubblico il suo nome per “fermare speculazioni e informazioni errate”. In una dichiarazione rilasciata dai suoi avvocati, ha sostenuto di non aver fatto “nulla di sbagliato o illecito” e ha definito le preoccupazioni sollevate dal Ministero dell’Interno britannico “infondate”.

La settimana scorsa, il tribunale nazionale per la sicurezza del Regno Unito ha mantenuto un divieto del 2023 che impedisce a Yang di entrare nel paese. L’uomo d’affari, noto anche come Chris Yang, aveva cercato di contestare questa decisione presso la Commissione Speciale per i Ricorsi in Materia di Immigrazione (Siac), ma il divieto è rimasto in vigore a causa dei sospetti di coinvolgimento in operazioni mirate a influenzare le nazioni occidentali da parte dello stato cinese. Non è chiaro come Yang abbia stretto rapporti con il principe Andrea; tuttavia, si è appreso che era stato invitato al compleanno del principe nel 2020 e che gli era stato detto che poteva agire per conto del principe con potenziali investitori in Cina.

Nel novembre 2021, il presunto agente fu fermato e interrogato dalle forze di polizia al confine del Regno Unito, nel contesto di un’inchiesta su “attività ostili” di uno stato straniero. Tra i dispositivi confiscati, una lettera indicava che Yang era stato ringraziato da un consigliere del principe Andrea per aver facilitato incontri riservati a Windsor. Fonti reali hanno annunciato che il principe Andrea non parteciperà agli eventi natalizi della Famiglia Reale quest’anno, per evitargli di risultare una distrazione.

Il principe Andrea, in una dichiarazione, ha dichiarato di aver interrotto ogni contatto con Yang e che tutte le interazioni erano avvenute tramite canali ufficiali, senza mai discutere argomenti di natura sensibile. Buckingham Palace si è astenuto dal commentare, chiarendo che non rappresentano il principe, non essendo più un reale attivo.

Dopo la pubblicazione del suo nome, Yang si è dichiarato vittima del “clima politico”, citando come quando i rapporti con la Cina sono buoni, egli viene accolto nel Regno Unito, mentre, in caso contrario, viene escluso. Ha sottolineato come abbia dedicato la propria vita professionale a favorire i collegamenti tra imprese britanniche e cinesi, portando significativi investimenti nel paese, e ha specificato che considerava il Regno Unito la sua seconda casa, sostenendo di non aver mai tradito gli interessi britannici.

L’avvocato di Yang, Guy Vassall-Adams KC, ha annunciato che il suo cliente cercherà ancora di fare appello contro l’ordine di espulsione. Nel frattempo, un ex leader conservatore britannico ha avvisato che la vicenda di Yang potrebbe rappresentare solo la “punta dell’iceberg” di operazioni simili nel Regno Unito. In Parlamento, si è discusso dell’importanza di contrastare le operazioni di influenza del Dipartimento di Lavoro del Fronte Unito, un’unità del Partito Comunista Cinese, con cui Yang potrebbe avere legami.

Il governo del Regno Unito ha ribadito il suo impegno nell’utilizzare tutti i mezzi disponibili per fronteggiare minacce simili, concentrandosi sull’introduzione di uno schema di registrazione degli influssi stranieri, che richiederebbe ai lobbisti esteri di dichiarare le loro attività, previsto per l’estate. Il Primo Ministro Sir Keir Starmer ha sottolineato la preoccupazione del governo circa la sfida rappresentata dalla Cina, confermando che si sta lavorando su questo fronte fin dal primo giorno in ufficio.

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