La Francia, seppur non in grado di dominare completamente tutte le tecnologie necessarie per sviluppare sistemi avanzati di intelligenza artificiale, punta a realizzare i propri algoritmi. Questa è la posizione espressa da Bertrand Rondepierre, a capo dell’Agenzia ministeriale per l’intelligenza artificiale militare francese, in un’intervista rilasciata a POLITICO. Rondepierre ha sottolineato che la progettazione degli algoritmi, l’addestramento e i modelli rivestono un’importanza imprescindibile, in considerazione del fatto che questi elementi offrono la capacità ai computer di individuare schemi, comprendere il linguaggio naturale, risolvere complessi problemi e prendere decisioni automatizzate.
A maggio scorso, è stata istituita l’Agenzia ministeriale di intelligenza artificiale, nota come AMIAD, con un budget annuale di 300 milioni di euro e un team di oltre 100 professionisti. Gli ingegneri dell’agenzia si dedicano a una varietà di progetti, dalla guerra anti-drone alla creazione di modelli linguistici evoluti, utili nella sintesi di documenti complessi e nel supporto alla pianificazione militare.
Uno dei punti fermi evidenziati da Rondepierre riguarda la necessità della Francia di diventare una potenza leader nel campo dell’intelligenza artificiale militare, come dichiarato dal Ministro della Difesa Sébastien Lecornu. Questa transizione richiede l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale con enormi quantità di dati e potenze computazionali considerevoli. AMIAD, in tal senso, riceverà un supercomputer di elevata potenza a settembre, ritenuto tra i più avanzati in Europa secondo Lecornu, e acquistato dalle aziende Hewlett-Packard e Orange. La decisione di acquistare da società estere ha generato qualche critica, tuttavia Lecornu ha difeso la scelta, indicando che anche alternative come Atos sono vincolate da componenti hardware degli Stati Uniti.
Nonostante la facilità relativa nel creare algoritmi autonomamente, l’agenzia deve confrontarsi con sfide legate alla capacità dell’Europa di produrre l’hardware indispensabile per addestrare i modelli. Attualmente, le unità di elaborazione grafica e il software CUDA di Nvidia, azienda statunitense, detengono il monopolio nel mercato occidentale, complicando la situazione, come evidenziato da Rondepierre.
In un tentativo di ampliare le competenze tecnologiche di base, AMIAD non si limiterà a gestire i dati nel cloud ma si concentrerà sul software, funzionalità situata appena sopra l’hardware. L’ente francese collabora attivamente con la startup Mistral, un accordo che permette di accedere a tecnologie di livello mondiale attraverso la reciproca condivisione di risorse: Mistral apporta tecnologia mentre l’agenzia offre il collegamento con il ministero della difesa.
Il cammino per rendere la Francia indipendente e tra i leader globali nell’intelligenza artificiale militare è chiaramente delineato, ma richiede adeguate risorse, innovazioni tecnologiche continue e collaborazioni strategiche per superare le sfide di sovranità tecnologica.