Dopo anni di tensioni tra Parigi e Berlino e divisioni all’interno dell’Unione Europea su come affrontare i rapporti con Stati Uniti e Cina, sembra che il motore economico franco-tedesco possa tornare a risvegliarsi. Il possibile prossimo cancelliere tedesco, Friedrich Merz, rappresenta infatti una speranza per l’Unione Europea. Questo è quanto affermato da Laurent Saint-Martin, il nuovo Ministro del Commercio francese, durante una sua visita a Bruxelles. Nonostante le persistenti differenze tra i due paesi, le parole di Saint-Martin evidenziano un cauto ottimismo verso la possibilità di una collaborazione più stretta con un possibile governo Merz, dal momento che quest’ultimo sembra avere un orientamento favorevole verso l’Europa.
Il destino di questa cooperazione dipenderà sicuramente dall’esito delle elezioni tedesche programmate per il 23 febbraio. Attualmente, secondo il sondaggio di Politico, Merz e il suo partito Unione Cristiano-Democratica stanno conducendo con il 31% delle preferenze, seguiti dal partito di estrema destra Alternativa per la Germania al 20%. Merz ha chiarito che non intende formare coalizioni con tale partito populista, ribadendo invece la necessità di un’alleanza forte con la Francia per un’Europa che sia in grado di investire, proteggere e pensare al futuro industriale.
Il leader della CDU ha di recente suggerito una revisione dell’idea di un grande accordo commerciale con gli Stati Uniti, che ricorda i negoziati falliti sul Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti di dieci anni fa. Questo potrebbe generare un conflitto con la Francia, che ha posto come linea rossa il rinnovo dei colloqui di libero scambio con Washington. Tuttavia, la posizione più critica di Merz nei confronti della Cina potrebbe avvicinare Berlino al punto di vista di Parigi e della Commissione Europea, ponendo le basi per un fronte comune.
La Francia ha adottato un approccio più rigido verso Pechino, promuovendo misure come “Buy European” negli appalti pubblici e dazi su importazioni sovvenzionate cinesi; un approccio che non ha mancato di creare attriti con la Germania, più cauta nell’evitare una guerra commerciale. Il divario tra i due si è acuito quando Bruxelles ha imposto dazi sui veicoli elettrici cinesi, una misura che ha accontentato la Francia ma deluso la Germania, preoccupata da potenziali ritorsioni cinesi.
Saint-Martin, proveniente dal partito liberale del Presidente Emmanuel Macron e con una significativa esperienza nel settore commerciale, ha espresso preoccupazione per l’accordo commerciale con i paesi del Mercosur. Mentre la Germania vede questo accordo come un’opportunità preziosa per espandere le esportazioni in una regione in crescita, la Francia, osteggiata dai suoi agricoltori e gruppi ambientalisti, si oppone fermamente. L’accordo è stato ratificato durante una visita della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in Uruguay, poche ore dopo il crollo del governo francese, e Saint-Martin ha sottolineato come le richieste francesi non siano state prese in considerazione.
In un contesto di divergenze che spaziano su importanti questioni economiche europee, le elezioni in Germania potrebbero giocare un ruolo cruciale nel ridefinire le dinamiche all’interno dell’UE e nel migliorare la cooperazione franco-tedesca su temi di rilevanza internazionale come i rapporti commerciali transatlantici e quelli con la Cina.