Il centrista François Bayrou è stato designato come il nuovo capo del governo francese, un’annuncio che arriva dall’Eliseo tramite un comunicato diffuso nella tarda mattinata, a seguito di un lungo incontro con Emmanuel Macron, con il quale Bayrou ha sempre avuto un forte legame politico. Macron ha conferito al leader del Movimento Democratico (MoDem) il compito di formare il nuovo esecutivo, il quarto che si sussegue quest’anno in Francia, dopo la prematura conclusione del governo di Michel Barnier.
La decisione di nominare Bayrou, già considerato il favorito per guidare il governo a Matignon, era stata rimandata nonostante il presidente francese avesse anticipato il suo ritorno dalla Polonia per risolvere la situazione di crisi. Stamane circolavano ancora diversi nomi come possibili candidati, tra cui il ministro Lécornu, il franco-canadese Lescure o l’ex primo ministro Cazeneuve, dimostrando quanto fosse complesso per Macron individuare la figura in grado di superare i contrasti tra i partiti ed evitare il ricorso a una mozione di censura già al primo voto parlamentare.
Il leader del Rassemblement National (Rn), Jordan Bardella, ha sottolineato che, pur non escludendo aprioristicamente la fiducia, il nuovo primo ministro dovrà necessariamente confrontarsi e dialogare con tutte le componenti politiche del Parlamento, tenendo conto del mutato quadro politico. Bayrou, sindaco di Pau, città situata nei Pirenei, si pone come figura in grado di rappresentare la cultura del compromesso e di superare la storica divisione tra destra e sinistra, un’idea che aveva già teorizzato nei suoi anni di attività politica.
Considerato capace di negoziare con tutte le realtà politiche, da sinistra fino al RN di Marine Le Pen, Bayrou viene descritto dai suoi sostenitori come l’unico rivale di Barnier nella costante navigazione politica. Nato 73 anni fa in una famiglia di agricoltori nei Pirenei, ha intrapreso studi in lettere classiche a Bordeaux. Dopo aver ricoperto vari incarichi regionali, ha esordito a livello nazionale come ministro dell’Istruzione nel 1995, sotto la presidenza di François Mitterrand. La sua carriera include il ruolo di deputato al Parlamento europeo dal 1999, candidature presidenziali nel 2002 e 2007, e la creazione del MoDem. Nel 2017 è stato nominato ministro della Giustizia da Macron, ma si è dimesso dopo un mese. Lo scorso anno ha ricevuto la Légion d’honneur all’Eliseo.
L’arrivo di Bayrou dovrebbe concludere una prolungata crisi politica iniziata nella primavera quando Macron ha sciolto la camera bassa del Parlamento a causa della sconfitta alle elezioni europee contro l’estrema destra. Le elezioni legislative anticipate hanno dato vita a un’Assemblea nazionale senza maggioranza assoluta, divisa tra sinistra, macronisti e destra, compresa l’estrema destra. La Francia è rimasta senza un governo dall’inizio del mese in seguito alla caduta del terzo premier quest’anno, Barnier. La formazione di un governo stabile si presenta come una sfida in un momento in cui l’estrema sinistra e l’estrema destra mostrano la loro riluttanza a collaborare.
Uff, speriamo non sia solo un altro galoppino di Macron. Francia ha bisogno di cambiamenti seri, non di compromessi vuoti.
Finalmente un po di stabilità in Francia! Bayrou ha esperienza e potrebbe essere quello giusto per mettere tutti d’accordo. Speriamo bene!