La Germania ha sollecitato i paesi membri dell’Unione Europea a prendere una posizione più rigida nei confronti delle minacce ibride poste dalla Russia. Tra le misure proposte vi è l’espansione del regime di sanzioni della UE e la limitazione dell’accesso delle missioni diplomatiche russe all’Europa. Queste proposte sono state elaborate dal ministro degli Esteri, Annalena Baerbock, tramite il suo ministero, e verranno discusse nel prossimo incontro dei ministri europei a Bruxelles, con l’obiettivo di stabilire misure coordinate, come riferito dalle autorità di Berlino.
Dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina nel 2022, la Russia ha intensificato la sua campagna di attacchi ibridi, che comprendono incendi dolosi, cyber-attacchi, campagne informative e atti di sabotaggio, generando preoccupazione in tutto il continente europeo. Un esempio di tali azioni è rappresentato dal presunto sabotaggio di cavi energetici e di comunicazione nel Mar Baltico, denunciato dal ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius.
Il ministero degli Esteri tedesco sta cercando di aumentare la risposta a questi attacchi adottando nuove sanzioni contro la cosiddetta “flotta ombra” russa – composta da petroliere e gasiere utilizzate per vendere combustibili fossili in modo illecito – e limitando la durata degli accreditamenti e la libertà di movimento dei titolari di passaporti diplomatici russi, secondo un documento ottenuto da POLITICO.
Per prevenire futuri attacchi ibridi, il ministero intende rafforzare la collaborazione con le aziende private, come i fornitori di cavi, e condurre regolari test di stress sulle infrastrutture critiche. Inoltre, la Germania spera di spingere l’Unione Europea ad adottare una strategia di comunicazione più assertiva, per chiarire la responsabilità della Russia in determinati incidenti. Questo potrebbe comportare anche la declassificazione di alcune informazioni di intelligence per sostenere le accuse. Tuttavia, attribuire rapidamente e in modo definitivo tali attacchi a Mosca è storicamente complesso per i governi.