La celebrazione del Giubileo del 2025 è al centro di una serie di eventi significativi e opere infrastrutturali destinate a trasformare Roma in vista di questo importante anno dedicato al perdono e alla misericordia divina. Piazza Pia, la nuova area pedonalizzata e lastricata con sanpietrini, si erge come simbolo principale di questo evento, collegando Castel Sant’Angelo alla Basilica di San Pietro. L’investimento per la realizzazione di questa piazza, che ha richiesto un impegno economico non indifferente di 85,3 milioni di euro, rappresenta il legame tra lo Stato Italiano e il Vaticano, un ponte tra la laicità dello Stato e la spiritualità della Chiesa.

L’inaugurazione della piazza, avvenuta ieri mattina, ha idealmente dato il via al Giubileo ordinario del 2025 che culminerà con la celebrazione dell’Epifania nel 2026. Papa Francesco, alle 19 di questa sera, aprirà la Porta Santa a San Pietro, gesto simbolico che segnerà l’inizio ufficiale dell’Anno Santo. L’evento si inserisce in un contesto di sicurezza elevata, con misure straordinarie messe in atto dopo l’allarme terrorismo seguito all’attentato di Magdeburgo. Dispositivi anti-drone, metal-detector, squadre cinofile e agenti specializzati sono stati schierati per garantire la sicurezza dei pellegrini.

L’evento non è solo una manifestazione di fede, ma anche un’occasione per celebrare il cosiddetto “metodo Roma”, definito dalla premier Giorgia Meloni come un “piccolo miracolo” di collaborazione istituzionale. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso soddisfazione per il completamento dei lavori in soli 450 giorni, un traguardo che pochi credevano possibile all’inizio del progetto.

I pellegrini saranno accompagnati nella loro esperienza da una serie di eventi e iniziative spirituali all’insegna della speranza, tema centrale del Giubileo. Il motto “Pellegrini di speranza” viene accompagnato da una mascotte chiamata “Luce”, ideata per richiamare la cultura popolare e inclusiva, destinata particolarmente ai giovani. Le attività previste spaziano dai consueti gesti spirituali cristiani, come il pellegrinaggio e l’indulgenza giubilare, al sostegno attivo a tematiche contemporanee segnalate dalla bolla papale “Spes non confundit”, come la pace, il rispetto per l’ambiente, e la solidarietà verso i più deboli.

Significativo sarà anche il gesto di Papa Francesco di aprire una Porta Santa nel carcere di Rebibbia, sottolineando l’importanza della misericordia verso i detenuti e gli emarginati. Questo gesto precederà l’apertura delle Porte Sante nelle altre basiliche principali di Roma. Un intenso programma di eventi accompagnerà l’Anno Santo, con giornate dedicate a diverse categorie sociali, fino al Giubileo dei giovani previsto tra luglio e agosto, che porterà nella Capitale circa due milioni di persone.

L’inaugurazione della nuova Piazza Pia dimostra che, con la collaborazione e la volontà comune, anche opere imponenti possono essere realizzate con successo e in tempi brevi, confermando che Roma è pronta a ospitare un evento di tale portata sia dal punto di vista organizzativo che spirituale.

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