Se ci si trovava in prima linea durante le prime settimane del conflitto in Ucraina, era possibile sentire urla in russo e ucraino, con lingue regionali come il buriato e il ceceno che si confondevano tra loro. Oggi, entrambe le fazioni in conflitto comunicano anche in spagnolo, nepalese, hindi, somalo, serbo e coreano. Questa mescolanza di lingue straniere nelle trincee fangose è solo uno dei segnali di come il conflitto abbia acquisito una dimensione sempre più internazionale.

Sopra il campo di battaglia, un drone iraniano Shahed potrebbe essere intercettato da un sistema di difesa aerea statunitense, mentre a terra, artiglierie tedesche incrociano missili nordcoreani. Anche i più ferventi isolazionisti faticano a descrivere la guerra come un “conflitto regionale” tra Russia e Ucraina, dopo quasi tre anni di scontri. Ciò che è iniziato nel febbraio 2022 come la più vasta guerra terrestre europea dalla seconda guerra mondiale, ora si contende il titolo di conflitto più globale dai tempi della Guerra Fredda, coinvolgendo dozzine di nazioni in modo diretto o indiretto.

Questo aspetto globale potrebbe essere cruciale, specialmente se l’Ucraina rischia di perdere il suo maggior sostenitore, gli Stati Uniti, nel caso in cui Donald Trump torni alla presidenza. Parallelamente, la Russia sta guadagnando crescente supporto dagli avversari di Washington, in particolare dalla Corea del Nord. Sergey Radchenko, un noto storico della Guerra Fredda, sottolinea come l’ultima situazione simile sia stata probabilmente l’invasione sovietica dell’Afghanistan, un tempo in cui il sostegno ai mujahidin proveniva dall’Occidente e da paesi come il Pakistan.

Quando Mosca ha avviato l’operazione su larga scala contro l’Ucraina, ha giustificato l’azione come una mossa difensiva contro la NATO. Diverse opinioni circolano su quanto il presidente russo Vladimir Putin volesse effettivamente confrontarsi con l’Occidente, ma l’idea prevalente è che si aspettasse una guerra rapida, contando sulla risposta dell’Occidente che, in passato, si era limitato a condannare ma accettare le sue annessioni territoriali. Tuttavia, l’aspra resistenza ucraina ha sconvolto i piani di Mosca, permettendo all’Occidente di attivarsi con rapidità. L’Europa temeva per la propria sicurezza, mentre gli Stati Uniti avevano un’immagine da mantenere come sostenitori della democrazia e della sicurezza in Europa. Di conseguenza, sono giunti rapidamente aiuti di armi e intelligence occidentali all’Ucraina, internazionalizzando il conflitto.

Con il passare del tempo, entrambi i paesi in lotta, oberati dalla scarsità di risorse e truppe, hanno evidenziato maggiormente la dimensione internazionale del conflitto. Ucraina e Russia si affidano ora a supporti esterni: l’Ucraina per mantenersi resistente, la Russia per preservare la sua superiorità psico-fisica e minimizzare l’impatto della guerra sulla sua popolazione.

Entrambe le nazioni hanno cercato sostegno internazionale basandosi su ampie rivendicazioni ideologiche. L’Ucraina si presenta come baluardo della “democrazia”, mentre la Russia si dipinge come combattente contro l’egemonia americana e il “collettivo occidentale”. Mosca ha ottenuto l’appoggio di Iran e Corea del Nord, che forniscono risorse vitali come droni e missili.

Sul fronte opposto, l’Ucraina ha ricevuto più di 220 miliardi di dollari in aiuti da U.S.A. e Europa, insieme a potenti armamenti. L’Unione Europea ha avanzato le candidature di Ucraina, Moldavia e Georgia per entrare nel blocco, esprimendo un inequivocabile messaggio geopolitico a Mosca.

Sebbene il contributo occidentale si sia rivelato essenziale per la sopravvivenza dell’Ucraina, le nazioni alleate hanno mantenuto alcune restrizioni. Le forniture di armi sono avvenute gradualmente, con regole specifiche. Anche in momenti di tensione, Vladmir Putin ha minacciato l’uso dell’arsenale nucleare, senza però mai oltrepassare questa linea rossa esplicitamente.

3 pensiero su “Il conflitto in Ucraina diventa globale: soldati stranieri e alleanze internazionali in campo di battaglia”
  1. Mamma mia quanto è complicato il mondo! Non basta risolvere i propri problemi che poi ci ssi mette pure quelli degli altri, eh. Chi cii capisce più nientte?

  2. Non capisco perchè tutti sti paesi s’immischiano in una guerra che non li riguarda proprio. Dovrebbero pensare ai propri problemi invece.

  3. Queta storia è un vero incognito! Pare proprio che sti due colossi stiano giocando a risiko. Speriiamo che trovinno un accordo o si rischia il caoos totale!

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