Il conflitto tra Russia e Ucraina ha preso una piega ancor più intricata con l’intervento di truppe nordcoreane al fianco delle forze russe. Secondo le dichiarazioni del Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, le forze del Cremlino starebbero cercando di celare le perdite subite dai soldati di Pyongyang. Afferma il leader ucraino che le informazioni ottenute dalle forze di difesa e dall’intelligence forniscono una visione chiara delle effettive perdite delle unità russe, che includono anche combattenti nordcoreani. “Non esiste alcuna giustificazione per cui i coreani debbano perdere la vita in questo conflitto”, ha sottolineato Zelensky.
Anche la Casa Bianca è intervenuta sulla questione, con John Kirby, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale statunitense, che ha confermato che le truppe nordcoreane sono attivamente impegnate in prima linea accanto ai militari russi.
L’Unione Europea ha intensificato la sua pressione sull’economia russa con un quindicesimo pacchetto di sanzioni. Volodymyr Zelensky ha espresso gratitudine verso i partner europei per il loro incessante sostegno nel tentativo di costringere la Russia a un accordo di pace. Le nuove restrizioni puntano a colpire il network di petroliere che Mosca utilizza per finanziare la sua aggressione, e il presidente ucraino ha ribadito l’importanza di mantenere alta la pressione economica sull’avversario.
Negli Stati Uniti, si preparano nuove sanzioni alla Georgia, paese che ha recentemente mostrato inclinazioni filo-russe. D’altra parte, la Polonia esorta l’Europa a costringere la Russia al dialogo negoziale per evitare che Kiev sia spinta verso concessioni svantaggiose, specialmente con l’imminente cambiamento alla Casa Bianca.
L’ex presidente americano Donald Trump, che intende intervenire con iniziative diplomatiche, ha dichiarato la sua intenzione di avviare colloqui sia con il presidente russo Vladimir Putin sia con Zelensky, ritenendo che il numero delle vittime nel conflitto sia significativamente alto rispetto a quanto riportato ufficialmente.
Nel frattempo, Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha menzionato una possibile tregua natalizia promossa dal primo ministro ungherese Viktor Orban, già sostenuta dalla Russia ma non ancora accettata dall’Ucraina. Intanto, Mosca annuncia l’intenzione di occupare definitivamente alcune regioni ucraine entro il 2025, segnando un traguardo per la conclusione del conflitto.
Infine, l’Unione Europea ha lanciato un messaggio chiaro anche verso la Cina, imponendo sanzioni per dissuadere Pechino dall’alimentare la guerra in Europa. Come sottolinea l’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, è necessario non commettere gli errori del passato e mantenere un fronte di forza e unità.