Il governo laburista del Regno Unito sta traendo ispirazione da una figura politica peculiare per avanzare la sua agenda in materia di sicurezza e ordine pubblico. Rudy Giuliani, molto prima di diventare un alleato controverso di Donald Trump, era noto per aver ripulito New York dopo anni di degrado urbano e criminalità dilagante. Durante il suo mandato come sindaco, Giuliani aveva incaricato le forze dell’ordine di concentrarsi sui crimini minori, come graffiti, taccheggio e comportamenti antisociali, per far crescere il senso di sicurezza tra i cittadini. Questa tattica, insieme al rinnovamento economico, era finalizzata a prevenire crimini più gravi e a migliorare il benessere delle comunità.

La “teoria delle finestre rotte”, adottata da Giuliani negli anni ’90 a New York, è oggi accolta dal Primo Ministro Keir Starmer nella Gran Bretagna degli anni 2020. Starmer ha inserito “strade più sicure” tra i suoi sei principali obiettivi politici, elevando la sicurezza urbana a priorità di governo fino alle prossime elezioni, attese entro la metà del 2029. La criminalità, infatti, continua a essere una delle maggiori preoccupazioni per i cittadini britannici, come indicano i sondaggi.

Starmer si sta preparando per un importante discorso in cui spiegherà la sua strategia per ridurre la criminalità e migliorare la sicurezza delle comunità. L’iniziativa parte dalla volontà di rendere le strade principali della Gran Bretagna più sicure e accoglienti, eliminando degrado e abbandono urbano. Un alto funzionario del governo ha sottolineato l’importanza di rendere i centri urbani più gradevoli, togliendo graffiti e negozi chiusi, per far sì che la cittadinanza si senta tranquilla tornando a casa la sera.

Prendendo esempio, in parte, dalla sconfitta di Kamala Harris alle elezioni americane contro Trump, Starmer ha spostato il suo focus economico dalla crescita del PIL ai livelli di vita del popolo britannico. Anche in materia di giustizia penale, si sta adottando un approccio che punta a migliorare la percezione di sicurezza tra i cittadini nei loro momenti quotidiani, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle statistiche del crimine.

Ciò non vuol dire però che i dati statistici sulla criminalità siano trascurati. L’obiettivo prefissato è di ridurre di metà, entro il prossimo decennio, la criminalità legata ai coltelli e la violenza sulle donne. Tuttavia, l’imperativo resta quello di far sì che le persone si sentano sicure nei centri urbani, eliminando il disagio che, ad esempio, il taccheggio o i graffiti possono provocare. La questione dei crimini minori è diventata particolarmente rilevante alla luce del recente aumento di tali reati.

Il Labour ha proposto pene più severe per taccheggio e comportamenti antisociali e piani per incrementare il numero di poliziotti. Prossimamente, il Ministero dell’Interno, guidato da Yvette Cooper, presenterà ulteriori misure contro i crimini di basso livello. Un fulcro della strategia è anche il ripristino della fiducia nelle forze dell’ordine, scossa da scandali recenti, soprattutto a Londra.

L’approccio prende spunto dall’esperienza personale di Cooper relativa al declino dei centri urbani nella sua circoscrizione. Le somiglianze con l’approccio di Giuliani non passano inosservate a un governo in cerca di migliorare la sua posizione nei sondaggi. L’intenzione è quella di invertire il declino economico e sociale, riconoscendo comunque che le sfide moderne, come l’ascesa del commercio online, complicano l’evoluzione delle strade principali.

Le critiche non mancano, puntualizzando le incoerenze tra gli obiettivi del governo e le limitazioni del sistema giudiziario attuale. Resta essenziale affrontare anche le cause fondamentali dei crimini e sostenere adeguatamente il sistema giudiziario, investendo nelle risorse necessarie per il Ministero della Giustizia e i servizi ad esso associati.

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