L’amministrazione guidata da Donald Trump sembra aver cercato da tempo un confronto legale circa la possibilità di ignorare le disposizioni di spesa stabilite dal Congresso. Tuttavia, un recente memorandum mal formulato ha causato un caos indesiderato a Washington, superando le intenzioni originarie della Casa Bianca. Secondo due funzionari di alto livello, che hanno richiesto l’anonimato per affrontare l’argomento, l’ufficio del bilancio della Casa Bianca ha temporaneamente bloccato indiscriminatamente i finanziamenti per vari programmi federali, quando l’intento, invece, era di tagliare solo fondi per iniziative contrarie alle priorità dell’amministrazione, come alcune spese ambientali, aiuti esteri, e progetti per la diversità e l’inclusione.

Il documento sembrava un drastico tentativo di contestare l’autorità del Congresso sulla gestione delle risorse finanziarie, basandosi sulla teoria sostenuta da Russell Vought, un nominato di Trump. Secondo Vought, l’esecutivo non è obbligato a spendere fondi su obiettivi non condivisi. Tuttavia, la situazione creatasi non era quella prevista dalla Casa Bianca che ha espresso irritazione per il documento, lamentandosi di una mancata verifica attraverso i canali corretti. Alcuni legislatori repubblicani, preoccupati per le conseguenze sui propri elettori, hanno manifestato rabbia, e la chiarezza giuridica è richiesta anche da due tribunali, uno dei quali ha già sospeso il congelamento della spesa.

Uno dei funzionari dell’amministrazione ha dichiarato che il problema risiedeva nella scarsa redazione del testo, che non ha passato attraverso la supervisione adeguata. Ciò ha causato confusione, colpendo programmi di sicurezza come Medicaid e il Programma di Assistenza Nutrizionale Supplimentare, che invece avrebbero dovuto rimanere inalterati. L’amministrazione ha cercato di gestire il caos ritirando il memorandum in questione.

Sebbene il memorandum sia stato ritirato, i decreti esecutivi applicati con grande vigore dal Presidente Trump in precedenza hanno già messo in subbuglio l’utilizzo di miliardi di dollari federali. Diverse agenzie stanno infatti riesaminando la conformità agli ordini, e un confronto legale potrebbe essere necessario per chiarire la situazione. Gli esperti legali dubitano che l’argomentazione dell’amministrazione possa essere sostenuta in sede giudiziaria, nonostante la disposizione di Vought e altri di affrontare la questione, confidando magari in un esito favorevole alla Corte Suprema, sempre più conservatrice.

La discussione sull’autorità dell’esecutivo di bloccare le spese è già in corso, alimentata dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, che ha precisato l’annullamento del solo memorandum, ma non del blocco dei fondi. Tra i programmi sospesi ci sono iniziative ambientali come il programma Solar For All del valore di sette miliardi di dollari previsto dall’Act of Inflation Reduction, su cui l’amministrazione Trump ha già rivolto la sua attenzione.

James Capretta, ex direttore associato dell’ufficio del bilancio sotto George W. Bush, ha commentato che la visione dell’amministrazione Trump su ciò che possa essere sospeso si è confusa con il memorandum. Secondo Capretta, il piano era ampio, ma redatto in modo troppo esteso, influenzando tutto ciò che è regolato da leggi esistenti che richiederebbero modifiche prima di poter cambiare il modo in cui il denaro viene gestito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *