Un vasto incendio nelle vicinanze ha determinato la chiusura temporanea dell’aeroporto di Heathrow, il più grande centro di transito aereo d’Europa e uno dei più affollati al mondo, con immediate ripercussioni sui voli programmati. Nella giornata di venerdì 21 marzo, oltre 1.300 voli sono stati annullati o dirottati, tra cui 54 collegamenti da e verso l’Italia. Tale interruzione avviene in un momento di massimo afflusso, proprio all’inizio della stagione estiva del trasporto aereo.
Secondo i dati della società di analisi Cirium, erano stati pianificati per quel giorno 1.334 voli da e per Heathrow, con circa 291.000 posti disponibili. Tra questi, quasi 10.000 riguardavano collegamenti con l’Italia. Tenendo conto del riempimento medio dei voli, fino a 256.000 viaggiatori potrebbero essere stati coinvolti da cancellazioni di voli o dirottamenti imprevisti. Almeno 36 aerei hanno dovuto modificare le loro rotte, tra cui un volo American Airlines partito da Dallas, il quale è stato fatto atterrare a Bangor.
Le ripercussioni logistiche si sono immediatamente avvertite sul traffico aereo nel Regno Unito. Con l’aeroporto di Gatwick già congestionato, le possibilità di far atterrare gli aeromobili altrove sono estremamente limitate. Eurocontrol ha consigliato di considerare altri scali internazionali, quali Bruxelles, Colonia, Düsseldorf, Amsterdam e Parigi, per eventuali dirottamenti.
L’incendio e la conseguente chiusura rappresentano un colpo duro soprattutto per le compagnie aeree britanniche, come British Airways e Virgin Atlantic, ma coinvolge anche altre 74 aviolinee. I problemi si potranno percepire per tutta la settimana, nonostante la riapertura prevista.