Una possibile assemblea alla Casa Bianca potrebbe coinvolgere un numero consistente di soggetti incriminati per l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio, i quali hanno ottenuto la clemenza da parte dell’ex presidente Donald Trump. Durante un incontro con i giornalisti, Trump ha dichiarato che sarebbe “sicuramente disposto” a confrontarsi con alcune delle persone coinvolte nell’attacco, con l’obiettivo di ribaltare l’esito delle elezioni presidenziali del 2020, che avevano visto la vittoria di Joe Biden.

Il presidente uscente, che ha concesso la grazia alla maggioranza degli imputati relativi all’assalto, alleggerendo le sanzioni per altri quattordici individui, ha espresso la convinzione che queste persone abbiano il desiderio di incontrarlo. Trump ha affermato di non aver ancora avuto colloqui diretti con nessuno di loro, ma ha sottolineato che ritiene siano molto soddisfatti del suo intervento: “Ho restituito loro la vita. La loro esistenza è stata ingiustamente e erroneamente compromessa”.

In un atto di clemenza firmato lunedì, Trump ha concesso un perdono “totale, completo e incondizionato” a circa 1.500 individui, inclusi coloro che avevano attaccato le forze dell’ordine, utilizzato armi e causato danni a proprietà. Tra questi vi erano anche coloro che attendevano il processo per un avvenimento considerato un capitolo oscuro nella storia degli Stati Uniti. Parallelamente, Trump ha ridotto le condanne per 14 membri di due gruppi estremisti, i Proud Boys e gli Oathkeepers, riconosciuti colpevoli di reati tra cui cospirazione sediziosa.

Questa azione di clemenza, avviata al termine del suo mandato presidenziale, ha concretizzato una delle promesse elettorali di Trump. Tuttavia, non era mai stato esplicito nei suoi intenti riguardo a una misura così estesa.

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