Nell’ambito delle tradizioni britanniche, i Royal Warrant rappresentano un elemento di prestigio e storicità, incarnando il legame tra la famiglia reale e i fornitori di fiducia. Ora, per la prima volta, la principessa del Galles, Kate, ha l’opportunità di scegliere i suoi marchi preferiti da annoverare tra i fornitori reali. Questa possibilità è stata offerta poche volte nella storia, una delle quali risale ai tempi di Mary, futura regina consorte al fianco di re Giorgio V.

Kate, riconosciuta come icona di moda, ha sempre saputo influenzare il mercato con le sue scelte di stile. Numerosi brand ambiscono a ottenere il titolo di fornitore reale, un’onorificenza che riflette una qualità impareggiabile nel rispettare gli standard della casa reale britannica. Tra i marchi prediletti dalla principessa vi sono Jenny Packham e Temperley London, insieme a diverse griffe italiane come Dolce & Gabbana e Armani. La sua passione per un mix di alta moda e brand accessibili la rende unica nel suo genere, influenzando il settore della moda internazionale.

La selezione di Kate rispecchierà la sua attenzione per il manifatturiero e le competenze britanniche, con un occhio di riguardo per la sostenibilità, un valore caro a re Carlo III. Anche la regina Camilla ha avuto l’opportunità di scegliere i propri Royal Warrant, optando per marchi storici come Shane Connelly e Frank Smythson, quest’ultimo riconosciuto fin dal 1840 dall’epoca della regina Vittoria.

L’impatto economico della Royal Family è notevole: si stima che la cosiddetta “Royal Economic” contribuisca con quasi 2 miliardi di sterline all’economia del Regno Unito. Eventi come il Royal Wedding di Harry e Meghan hanno dimostrato l’enorme potenziale economico, generando oltre un miliardo di sterline in affari.

Attualmente, circa 800 marchi vantano il titolo di fornitori reali, includendo nomi prestigiosi come Fortnum & Mason e Burberry. Il sigillo reale non è solo una questione di status, ma rappresenta anche una garanzia di qualità che viene rinnovata ogni cinque anni, garantendo costantemente l’eccellenza e l’innovazione nel panorama britannico.

Con la recente revisione dei sigilli da parte di re Carlo III, è evidente che questi simboli di distinzione continuano ad avere un peso specifico nell’ambito della promozione del patrimonio culturale e industriale britannico. La transizione al nuovo re ha anche portato una revisione generale dei fornitori, sottolineando l’importanza di mantenere standard elevati e contribuendo al prestigio del regno.

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