Il noto stratega politico Roger Stone, conosciuto per la sua influenza nelle campagne elettorali di Donald Trump, ha condiviso nel suo libro “Stone’s Rules” un insieme di 140 regole strategiche, tra cui la regola numero 94 che recita “Nothing is on the level”, a significare che nulla è come appare realmente. Stone è noto per il suo approccio provocatorio e per essere stato il primo stratega politico di Trump, ruolo che ha assunto sin dagli anni ’80 quando ha iniziato a incoraggiare Trump a candidarsi per la presidenza degli Stati Uniti. Il legame tra Stone e Trump è stato immortalato nel documentario di Netflix “Get Me Roger Stone”, che offre uno sguardo approfondito sulla vita e sulla carriera di questo influente consulente politico.
Roger Stone, con alle spalle una carriera che include la gestione di tredici campagne presidenziali, non è più presente in prima linea ma mantiene un programma radiofonico quotidiano e continua a conservare un forte legame con Trump e i suoi consiglieri. Stone ha dichiarato di aver trovato una nuova spiritualità dopo essere stato coinvolto nell’indagine sul Russiagate, che lo ha portato a una condanna iniziale di 40 mesi, dalla quale è stato successivamente graziato da Trump stesso. La sua storia familiare riflette origini siciliane, un background che ha lasciato un marchio indelebile sulla sua vita e che è parte integrante delle sue radici personali.
Le strategie di Stone sono guidate dalla sua convinzione che la politica sia un campo di battaglia dove l’attacco costante è la miglior difesa. Questa sua filosofia è stata influenzata da figure come Roy Cohn, avvocato noto per il suo legame con il maccartismo. Stone ha lavorato a stretto contatto con Cohn e crede che molte delle tattiche di cui si sente parlare siano state in realtà ispirate da lui. È fermamente convinto che mentre Trump chiede opinioni, alla fine non è diretto o preconfezionato da nessuno, ma agisce secondo il suo istinto personale e politico.
Anche l’attenzione all’apparenza è cruciale per Stone, come dimostrato dalla sua regola numero 9 che sottolinea l’importanza di vestirsi con “sprezzatura”, un termine italiano che descrive l’arte di apparire ben curati senza il minimo sforzo apparente. Questo riflette la sua attenzione per il dettaglio e il fascino per figure come Gianni Agnelli e Lapo Elkann, simboli di uno stile sofisticato ed elegante.
L’approccio di Stone si estende alla sua visione delle dinamiche politiche, dove afferma che sentimenti come l’odio possano essere una motivazione più forte dell’amore, un aspetto che si rispecchia negli interventi pubblici di Trump. Stone ritiene che mantenere il pubblico attivo e interessato sia fondamentale, un compito che Trump assolve mescolando battute popolari con attacchi decisi nei confronti dei suoi avversari politici.
Infine, Stone ha espresso opinioni sulle figure emergenti nella politica americana, come J.D. Vance e Tulsi Gabbard, ritenendo che essi rappresentino il futuro del partito. Ha inoltre criticato Ron DeSantis, governatore della Florida, dipingendolo con toni meno lusinghieri e considerandolo ormai fuori gioco nello scenario politico attuale.