La situazione politica e militare in Ucraina rappresenta una sfida per l’intero Occidente, mentre l’Unione Europea appare divisa in diverse fazioni rispetto al conflitto. Raphaël Glucksmann, eurodeputato francese del gruppo S&D, evidenzia come l’Europa sia frammentata in tre blocchi distinti: paesi filo-russi come Ungheria e Slovacchia, sostenitori convinti di Kiev come i baltici e la Polonia, e infine nazioni esitanti tra cui Germania, Italia e Francia. Questi ultimi, nonostante le dichiarazioni di solidarietà all’Ucraina, hanno fatto poco di concreto per sostenere il paese aggredito.

Glucksmann critica la posizione degli Stati Uniti sotto la presidenza Trump, accusata di perseguire un interesse egoistico legato alle risorse minerarie ucraine e di essere disposta a cedere alle pressioni russe. Ciò crea un pericolo per l’Occidente che rischia di vedere frantumata la sua unità. Durante la conferenza di Monaco, simbolo di una resa agli occhi dell’eurodeputato, l’UE potrebbe non riuscire a far sentire la propria voce con forza, nonostante la presenza di figure come Ursula von der Leyen.

Nonostante il conflitto sembri avviarsi verso negoziati, Glucksmann avverte che la Russia potrebbe ancora provare a destabilizzare ulteriormente l’Europa. La strategia di Putin appare volta a separare l’Occidente, obiettivo storico della Russia. La resistenza ucraina continua con sacrifici enormi, ma l’unità tra i suoi alleati occidentali vacilla.

Dinanzi a tali sviluppi, Glucksmann incita i leader europei a reagire in modo deciso, suggerendo di dedicare risorse economiche all’Ucraina per sostenere la sua lotta. I paesi baltici e la Polonia stanno prendendo sul serio la minaccia e si preparano di conseguenza. Tuttavia, se le altre nazioni europee sottovalutassero il pericolo, il sogno di Putin di dividere l’Europa dall’America e gli europei tra loro potrebbe realizzarsi.

La tenuta del Cremlino sembra più salda che mai, guidata da un Putin rafforzato dalla connivenza tacita di Trump. Se l’Europa non interviene, il rischio è di vedere il conflitto espandersi e di trovarsi di fronte a una Russia sempre più audace sul palcoscenico mondiale. La storia insegna che la debolezza militare è spesso causa della caduta dei regimi autoritari, ma senza una risposta adeguata da parte dell’Occidente, Putin potrebbe rafforzarsi ulteriormente.

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