Berlino è stata teatro di una sconfitta politica significativa per Friedrich Merz, il candidato conservatore in corsa per il ruolo di prossimo cancelliere della Germania. Venerdì, il suo progetto di legge sull’immigrazione, che aveva ricevuto il supporto dell’estrema destra, è stato bocciato dal Bundestag. L’iniziativa di Merz aveva previsto il ricorso all’appoggio del partito di estrema destra, Alternative for Germany (AfD), una scelta che ha suscitato polemiche e ha infranto la tradizionale resistenza della Germania nei confronti di tali alleanze.

Questo progetto di legge intendeva introdurre normative più severe sull’immigrazione, ma il parlamento ha respinto la proposta con 338 voti favorevoli e 349 contrari, mettendo così in pericolo le ambizioni di Merz a poche settimane dall’importante elezione federale programmata per il 23 febbraio. Durante l’acceso dibattito parlamentare, il leader del Partito Socialdemocratico (SPD), Rolf Mützenich, ha messo in guardia i conservatori dai rischi di accettare il sostegno della destra estrema, sottolineando le potenziali conseguenze nefaste per la democrazia tedesca. “Questo peccato originale vi accompagnerà per sempre,” ha affermato, esortando Merz e i suoi a riconsiderare il sostegno dall’AfD.

Ulteriore imbarazzo è stato causato dal fatto che dodici legislatori del partito conservatore non hanno partecipato alla votazione, rivelando una spaccatura all’interno della coalizione guidata da Merz. Tale frattura è emersa in un momento delicato della campagna elettorale, procurando non pochi disagi al candidato.

Anche Angela Merkel, ex cancelliera della Germania e figura di riferimento per i conservatori, ha espresso il suo disappunto sulla controversa mossa di Merz. Ha ritenuto inopportuno accettare l’appoggio dell’estrema destra per ottenere una maggioranza nel Bundestag, rompendo un impegno che aveva caratterizzato la sua stessa leadership.

Nel suo discorso in parlamento, Merz ha motivato la sua decisione, denunciando la incapacità del governo di gestire adeguatamente la questione migratoria e sostenendo che i partiti tradizionali dovevano prendere provvedimenti, indipendentemente dalle alleanze di supporto. Ha citato episodi di violenza legati agli immigrati, collegando direttamente criminalità e immigrazione, nel tentativo di giustificare la necessità di interventi decisi.

Il futuro dell’ambiziosa corsa di Merz è ora incerto dopo questa pesante battuta d’arresto. La strategia di attrarre consensi dall’AfD potrebbe danneggiare il suo sostegno, soprattutto tra gli elettori centristi che non approvano il suo avvicinamento alla destra radicale. Tali elettori potrebbero orientarsi verso i partiti di sinistra, fermi nella loro opposizione alle alleanze con l’AfD.

Attualmente, il partito di Merz detiene il 30% nei sondaggi, con l’AfD al 21%, che ha visto crescere la propria popolarità nelle ultime settimane. Rimane da vedere come la bocciatura del disegno di legge influenzerà ulteriormente la corsa elettorale e il panorama politico tedesco.

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