A Parigi, Arthur Mensch, co-fondatore dell’emergente protagonista francese dell’intelligenza artificiale Mistral AI, vede nel successo del chatbot cinese all’avanguardia DeepSeek un’opportunità per la sua azienda e per le ambizioni tecnologiche europee. L’avanzata cinese nel campo dell’IA ha scosso il panorama tecnologico globale e influenzato i mercati finanziari, dimostrando che lo sviluppo di questa tecnologia può avvenire a costi notevolmente inferiori rispetto ai miliardi di dollari investiti dalle aziende americane. In questo contesto, la Francia, che ospita questa settimana un vertice sull’intelligenza artificiale con la partecipazione di importanti leader e esperti del settore, intravede una possibilità strategica.
Mensch ha dichiarato a POLITICO che considera DeepSeek un “attore molto simile” a Mistral AI, definendo la società cinese “il Mistral della Cina.” Sebbene DeepSeek disponga di maggiori risorse finanziarie, le due aziende condividono la stessa ambizione di competere con i colossi dell’IA statunitensi. Mistral AI ha già raccolto oltre un miliardo di euro dal suo lancio nel 2023, con una valutazione di mercato che tocca i sei miliardi di euro. Tuttavia, rimane ancora lontana dal dominare la scena come OpenAI, Anthropic e xAI, che vantano finanziamenti dieci o venti volte superiori. Il modello R1 di DeepSeek, che sfida i principali modelli americani a un costo significativamente inferiore, alimenta le speranze di Mensch e della sua azienda.
Mensch ha osservato che DeepSeek ha beneficiato delle tecniche di apprendimento automatico messe a disposizione da Mistral AI nel 2023, in particolare la tecnologia “Mixture-of-Experts sparse” (SMoE), progettata per diminuire i costi computazionali nella fase di pre-addestramento. Ora, Mistral AI intende trarre ispirazione dalle innovazioni adottate da DeepSeek.
La competizione nel campo dell’intelligenza artificiale non può essere vinta senza una robusta infrastruttura tecnologica. Questo si presenta come un punto critico per l’Unione Europea, che rischia di rimanere indietro rispetto agli Stati Uniti. Proprio recentemente, il presidente Donald Trump ha annunciato un piano da 500 miliardi di dollari per sviluppare l’infrastruttura necessaria a consolidare la leadership americana nel settore. Mensch ha sottolineato che Mistral AI prevede di fare affidamento su un nuovo data center nella regione parigina, noto come Eclairion, con un investimento da €300 milioni di HPC Capital e €3 milioni della regione Île-de-France. Inoltre, Mistral AI parteciperà al finanziamento del progetto con diversi miliardi di euro nei prossimi anni, in collaborazione con partner strategici.
Grazie ai chip AI forniti da Nvidia, il progetto Eclairion aumenterà la capacità di calcolo già ottenuta da Mistral AI con il supporto di Microsoft. Mensch ha spiegato che la scelta della Francia è dovuta sia alla competitività dei costi energetici a bassa emissione di carbonio sia a una questione di convinzione strategica.
Il sostegno politico non è mancato: il presidente francese Emmanuel Macron ha elogiato Mistral AI e la sua applicazione gratuita per chatbot, Le Chat, con una dichiarazione entusiasta, mentre il governo francese ha intensificato il sostegno con diversi contratti di collaborazione. Questa presa di coscienza nel settore pubblico dimostra la volontà di collaborare a livello europeo per accelerare lo sviluppo nel campo dell’IA, emulando l’approccio degli Stati Uniti.
Mensch vede il vertice sull’IA di questa settimana come un’opportunità geopolitica, con la presenza del primo ministro indiano Narendra Modi come copresidente dell’evento. È un segnale importante che evidenzia la necessità di coinvolgere l’intelligenza artificiale anche al di fuori degli USA e della Cina, con l’Europa pronta a posizionarsi come leader emergente. L’appello di Parigi alla Commissione europea di presentare un piano di innovazione durante il vertice è un’occasione seria per permettere all’Europa di riaffermare il suo ruolo e dimostrare che non è in declino tecnologico, come spesso ipotizzato da osservatori americani.