Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano, ha recentemente concluso con successo un intervento chirurgico per la rimozione della prostata. L’operazione, riportata da Ynet, è stata eseguita con successo e ora il premier dovrà affrontare un periodo di convalescenza. Nel frattempo, le tre udienze previste per questa settimana nel processo per corruzione in cui è coinvolto sono state annullate.
Sul fronte siriano, il leader Ahmed al-Sharaa, conosciuto anche come Al Jolani, ha dichiarato che le forze curde saranno integrate nell’esercito siriano. In un’intervista ad Al Arabiya, Al Jolani ha espresso la sua speranza che il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, possa ritirare le sanzioni imposte a Damasco.
Dall’area di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza, arriva notizia dell’uccisione di sei membri di Hamas, coinvolti nell’attacco del 7 ottobre 2023. Questi terroristi sono stati eliminati in una serie di operazioni dell’esercito israeliano, come dichiarato dall’Idf su Telegram.
In Siria, si è verificata l’esplosione di un deposito di armi nel sud-est del Paese. L’incidente, attribuito dall’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani a un raid aereo israeliano, ha causato almeno undici vittime. L’organizzazione avverte che il bilancio potrebbe aumentare, dato che le operazioni di soccorso sono ancora in corso.
Intanto, in Cisgiordania, una giovane studentessa di giornalismo palestinese, Shatha al-Sabbagh, è stata uccisa da un cecchino mentre si trovava nella sua abitazione a Jenin. Le forze di sicurezza palestinesi hanno definito i responsabili come “fuorilegge”, ma la famiglia al-Sabbagh accusa le autorità di atti repressivi.
Nel frattempo, l’iniziativa umanitaria italiana “Food for Gaza” continua a portare aiuti alla popolazione palestinese. Nei giorni scorsi, la Farnesina ha consegnato 19 tonnellate di alimenti donati da aziende italiane. Il ministro Antonio Tajani ha sottolineato l’impegno dell’Italia nel sostenere chi soffre a causa del conflitto.
Sul versante libanese, l’esercito israeliano ha avvisato la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) di evitare pattugliamenti nella zona di Taybe, a causa di rischi per la sicurezza delle truppe di pace.
Al Jolani ha inoltre espresso il desiderio di mantenere buoni rapporti con la Russia, sottolineando l’importanza degli interessi strategici tra Damasco e Mosca.
A Gaza, l’ospedale al-Wafaa è stato colpito in un attacco israeliano, provocando la morte di almeno sette persone. La notizia è riportata da Al Jazeera, che cita fonti della protezione civile di Gaza.
Infine, in Siria, una vasta operazione contro le milizie dell’ex regime di Bashar al-Assad ha portato all’arresto di quasi 300 persone, secondo l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani. Tra gli arrestati ci sono informatori, soldati e ufficiali che avrebbero commesso gravi violazioni dei diritti umani. Nonostante la portata delle operazioni, nessuna figura di rilievo è stata arrestata, a parte un ex generale noto per aver eseguito numerose condanne a morte. Video diffusi sui social media mostrano scene di violenza nei confronti degli arrestati, sollevando ulteriori preoccupazioni sulla situazione nella regione.