Questa settimana prende il via una serie di audizioni cruciali al Senato per i principali candidati proposti dal Presidente eletto Donald Trump. Alcuni dei nomi più controversi sembrano avere buone probabilità di conferma, mentre altri potrebbero non avere ancora il sostegno necessario. Secondo le conversazioni con diversi senatori e assistenti repubblicani, queste audizioni pubbliche potrebbero rivelarsi decisive. “Al momento sembra tutto tranquillo, ma a volte possono accadere cose inaspettate”, ha dichiarato il senatore John Cornyn (R-Texas).

Con una maggioranza di 53 seggi e il Vicepresidente entrante JD Vance pronto a intervenire in caso di parità, i candidati saranno in difficoltà se perderanno l’appoggio di più di tre senatori repubblicani. Alcuni repubblicani, osservati attentamente dai loro colleghi, si mantengono pubblicamente neutrali riguardo a certi candidati. Tuttavia, è evidente la pressione su di loro per agire rapidamente verso le conferme, con Trump pronto a criticare pubblicamente qualsiasi legislatore repubblicano che esiti, e alcuni alleati che minacciano sfide primarie in caso di esitazione.

Fra i candidati in questione c’è Hegseth, precedentemente travolto da accuse di abusi sessuali e consumo di alcol, che però è riuscito a risollevarsi. Nonostante le polemiche, sta guadagnando slancio grazie a una campagna di pressione e potrebbe farcela se il suo percorso di conferma verrà consolidato durante le audizioni del Comitato dei Servizi Armati.

Un’altra scelta rischiosa di Trump riguarda Kennedy, ex democratico con posizioni controverse su molte questioni. Il suo scetticismo verso le vaccinazioni ha suscitato critiche da parte di alcuni senatori repubblicani come Bill Cassidy, Susan Collins, Lisa Murkowski e Mitch McConnell, che potrebbero affossare la sua nomina. Le sue precedenti dichiarazioni a favore dell’aborto hanno ulteriormente irritato i gruppi anti-aborto e resta da vedere se riuscirà a convincere qualche democratico a sostenerlo.

Gabbard, critica vocale dell’apparato di sicurezza nazionale statunitense, inizialmente sembrava avere poche possibilità di conferma. Tuttavia, i colloqui privati con i senatori repubblicani sembrano aver migliorato la sua posizione, anche se il verdetto definitivo dipenderà molto dall’audizione davanti al Comitato di Intelligence del Senato.

Per la direzione dell’FBI, Trump ha scelto Patel, decisione che ha scosso Washington. Patel ha cercato di attenuare le preoccupazioni dei senatori repubblicani riguardo a un possibile uso del Bureau per vendette politiche, e ci si attende che venga interrogato a fondo su questo punto durante l’audizione.

L’ex procuratore generale della Florida, Bondi, sembra avere maggiori probabilità di conferma rispetto al candidato originale di Trump, Gaetz. Tuttavia, la sua stretta alleanza con Trump e il ruolo di avvocato personale sollevano dubbi sulla sua capacità di mantenere l’imparzialità necessaria nell’incarico proposto, preoccupando diversi democratici, compreso il senatore Dick Durbin.

Tra gli altri candidati, Noem è stata al centro di una controversia dopo aver scritto nel suo libro di memorie di aver ucciso il suo cane, sebbene il fulcro delle preoccupazioni dei democratici riguarda il piano di Trump sull’immigrazione.

Infine, Burgum, ex governatore del North Dakota, sembra destinato a essere confermato facilmente, nonostante le tensioni sorte per un’audizione programmata senza tutta la documentazione necessaria, mentre Chavez-DeRemer rappresenta forse l’esempio più vicino a una candidatura bipartisan.

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