L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si trova a fronteggiare una situazione complessa a causa della decisione degli Stati Uniti di ritirare il proprio supporto finanziario, secondo quanto rivelato da un’email interna ottenuta da POLITICO. La notizia della possibile uscita statunitense dall’organizzazione, annunciata dal governo di Washington, ha destato notevole preoccupazione tra il personale dell’OMS.
Il Direttore Generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha espresso rammarico di fronte a questa decisione, augurandosi che possa essere rivista dalla futura amministrazione. L’impatto economico di questa mossa ha già innescato misure contenitive all’interno dell’organizzazione. Tra queste, figura un blocco delle nuove assunzioni, fatta eccezione per le aree considerate più critiche, e una drastica riduzione dei viaggi di lavoro.
Inoltre, tutti gli incontri devono ora essere organizzati in modalità completamente virtuale, salvo casi di eccezionali necessità. Le missioni tecniche per supportare i paesi sono limitate strettamente all’essenziale. Altre iniziative comprendono norme più rigide sul rinnovo delle apparecchiature informatiche, una rinegoziazione dei contratti principali e la sospensione di lavori di ristrutturazione degli uffici e investimenti immobiliari, eccetto quelli urgenti per motivi di sicurezza o di risparmio.
L’email indirizzata al personale sottolinea che ulteriori iniziative per affrontare la situazione verranno annunciate in futuro. Il direttore generale ha anche ringraziato i membri del team che hanno già presentato suggerimenti per ottimizzare l’uso delle risorse e migliorare l’efficienza e la riduzione dei costi, esortando tutti a contribuire in tal senso.
La consulente di salute pubblica Fifa Rahman ha dichiarato a POLITICO che queste restrizioni finanziarie rappresentano un grave errore politico per gli Stati Uniti, aumentandone l’isolamento e il rischio durante futuri focolai epidemiologici. Secondo Rahman, l’assenza dell’OMS potrebbe lasciare gli Stati Uniti vulnerabili alla disinformazione, com’è già accaduto durante la recente pandemia.
Nel contesto europeo, il vice primo ministro italiano di estrema destra, Matteo Salvini, ha proposto una legge per l’uscita anche dell’Italia dall’organizzazione. Tuttavia, il portavoce del primo ministro Giorgia Meloni ha fatto sapere che su questo tema non è ancora stata assunta una posizione ufficiale. Questo articolo è stato aggiornato con le ultime dichiarazioni.