Il Parlamento tedesco ha adottato martedì un significativo pacchetto di riforme costituzionali, aprendo la strada a nuovi prestiti per centinaia di miliardi di euro finalizzati al potenziamento delle forze armate e al rinnovamento delle infrastrutture ormai datate. La misura ha trovato il supporto del nuovo cancelliere, Friedrich Merz, affiancato dai deputati del Partito Socialdemocratico (SPD) e dei Verdi. Dei 720 membri che hanno espresso il proprio voto nel Bundestag, ben 513 hanno sostenuto la proposta. Perchè le modifiche costituzionali potessero essere approvate, era necessaria una maggioranza qualificata, che Merz è riuscito ad ottenere.
Questo voto segna un cambiamento significativo nella politica fiscale della Germania, la maggiore economia dell’Unione Europea, che ha vissuto anni di rigida disciplina di bilancio sotto un meccanismo di freno al debito. Tale regolamento limitava il deficit strutturale allo 0,35% del PIL, salvo situazioni eccezionali. Le nuove misure si inseriranno in una coalizione a Berlino, che probabilmente vedrà insieme i conservatori di Merz e l’SPD, con l’obiettivo di fortificare le difese europee in risposta alle minacce crescenti provenienti dalla Russia in Ucraina e al progressivo assottigliarsi dell’alleanza transatlantica.
Merz, alla guida dell’Unione Cristiandemocratica, ha sottolineato che il ricorso a nuovo debito si giustifica solo in condizioni eccezionali, e l’attuale aggressione di Vladimir Putin contro l’Europa rappresenta uno di quei casi. Nel pacchetto di misure, vengono escluse dai limiti costituzionali del freno al debito tedesco le spese per la difesa che superano l’1% del PIL. Inoltre, gli aiuti all’Ucraina rientreranno in tali esenzioni, potenzialmente liberando ingenti fondi per il paese che è stato colpito dal conflitto. Merz ha definito questo come il primo passo decisivo verso una nuova comunità europea di difesa, auspicando un ruolo importante per nazioni al di fuori dell’UE, come Regno Unito e Norvegia, e suggerendo che gli investimenti nella difesa dovrebbero sostenere i produttori europei.
È stato inoltre creato un fondo speciale di 500 miliardi di euro per stimolare la ripresa economica della Germania, di cui il 20% sarà destinato alla lotta contro i cambiamenti climatici, una richiesta fondamentale dei Verdi. Gli stringenti vincoli sui prestiti imposti ai 16 stati federati verranno allentati, liberando risorse significative per progetti infrastrutturali locali. Questa iniziativa rappresenta una notevole vittoria per la futura coalizione, contribuendo a garantire la stabilità economica del paese nei prossimi anni.
Lars Klingbeil, uno dei leader del SPD, ha descritto il voto come “il risultato di un lungo dibattito” che aveva bloccato il paese e complicato l’azione di governo. SPD e conservatori hanno lavorato intensamente per ottenere il sostegno dei Verdi, indispensabile per una maggioranza qualificata, giungendo a compromessi su clima e aiuti all’Ucraina. L’approvazione del Bundesrat, previsto per venerdì, segnerà l’ultimo passaggio legislativo necessario.
Tuttavia, Merz potrebbe incontrare resistenze interne tra i conservatori, alcuni dei quali lo accusano di essere troppo accomodante con le richieste di spesa dell’SPD, complicando i negoziati per la formazione della coalizione. Con l’alba del nuovo Bundestag, l’Alternativa per la Germania (AfD) emergerà come principale forza di opposizione, già critica verso Merz.