Al Pentagono, il Dipartimento della Difesa ha deciso di chiudere ufficialmente i mesi dedicati all’identità culturale. Questa decisione, comunicata da Pete Hegseth, il capo del Pentagono, stabilisce che non verranno più impiegate “risorse ufficiali, inclusi gli uomini-ore”, per le celebrazioni dei “mesi di consapevolezza culturale”. Questa scelta arriva proprio alla vigilia del Mese della storia afroamericana, il quale ha avuto inizio sabato.
Tra le commemorazioni che non riceveranno più supporto ufficiale ci sono il Mese nazionale della storia afroamericana/nera, il Mese della storia delle donne, il Mese del patrimonio degli americani di origine asiatica e delle isole del Pacifico, il Mese dell’orgoglio, il Mese nazionale del patrimonio ispanico, il Mese nazionale della consapevolezza dell’occupazione delle persone con disabilità e il Mese nazionale del patrimonio degli indiani americani. Le linee guida sottolineano che l’attenzione sarà rivolta al carattere del servizio prestato dai militari piuttosto che alle loro caratteristiche immutabili.
Nonostante la cessazione del supporto ufficiale, i militari e i civili avranno comunque la possibilità di partecipare a tali eventi, purché ciò avvenga in maniera non ufficiale e al di fuori dell’orario di servizio. La comunicazione di Hegseth è stata divulgata contemporaneamente a una proclamazione del presidente Donald Trump, il quale ha esortato venerdì “funzionari pubblici, educatori, bibliotecari e tutti gli abitanti degli Stati Uniti” a osservare il Mese della storia afroamericana tramite programmi e cerimonie idonee.
In risposta alla domanda se le agenzie che avevano annullato le attività per il Mese della storia afroamericana dovrebbero reintrodurle a seguito della proclamazione, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato che “il presidente sta guidando qui alla Casa Bianca”. Tuttavia, un rappresentante del Pentagono ha scelto di non rilasciare commenti in merito.
