Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso giovedì la sua disponibilità a incontrare il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, per cercare un compromesso nei possibili colloqui volti a porre fine alla guerra in Ucraina, quasi tre anni dopo aver dato il via all’invasione su larga scala del paese vicino a Mosca. Nel corso del suo consueto incontro annuale con i giornalisti a Mosca, durato oltre quattro ore, Putin ha affermato di non aver conversato con Trump da più di quattro anni, ma di essere “pronto” a discutere della guerra con il nuovo leader americano “in qualsiasi momento”. “Se si terrà un incontro con il presidente eletto Trump, sono sicuro che ci saranno molte cose di cui parlare,” ha dichiarato.
Queste dichiarazioni giungono in un periodo in cui l’Ucraina affronta crescenti difficoltà sul fronte e si prepara al ritorno al potere di Trump, che in passato aveva promesso di porre fine al conflitto in un solo giorno. Tuttavia, Kyiv nutre diffidenza nei confronti della presunta apertura di Putin al compromesso, dato che la Russia ha alimentato un conflitto decennale con l’Ucraina, devastandone città e popolazione.
Nel frattempo, le capitali europee stanno discutendo i contorni di un possibile accordo di pace e le garanzie di sicurezza a lungo termine per Kyiv. A Bruxelles, mercoledì, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha incontrato il capo della NATO Mark Rutte e diversi leader dell’Unione Europea per discutere dei futuri assetti.
Putin, che ha manifestato un atteggiamento ottimistico sui progressi militari della Russia in Ucraina durante la conferenza stampa, ha dichiarato che Mosca ha “sempre sostenuto di essere pronta a compromessi e negoziazioni,” ma che “anche l’altra parte deve essere pronta”. Il leader russo di lunga data ha affermato che Mosca non desidera un accordo di cessate il fuoco a lungo termine, ma piuttosto una “pace duratura garantita per la Federazione Russa e i suoi cittadini.”
Senza fornire prove, Putin ha anche asserito che il leader ungherese filo-russo Viktor Orbán avrebbe suggerito di concordare una tregua natalizia nel conflitto e uno scambio di prigionieri, idea che, secondo lui, l’Ucraina avrebbe rifiutato. Contemporaneamente, Putin ha insistito che l’economia russa fosse “stabile,” nonostante abbia riconosciuto che l’aumento dei prezzi rappresenta un “segnale allarmante.” Negli ultimi mesi, il rublo ha subito un forte deprezzamento a causa dei bassi prezzi del petrolio e delle sanzioni occidentali, mentre la banca centrale di Mosca ha alzato i tassi d’interesse per frenare l’inflazione galoppante.
Nonostante questo, Putin ha affermato di aver “fatto tutto il possibile” per garantire la sovranità continuativa della Russia durante i suoi 24 anni al vertice del paese. “Non ho soltanto protetto la Russia,” ha detto, aggiungendo che dalla sua ascesa al potere “credo che siamo tornati indietro dal bordo del baratro.” Durante la telefonata, ha toccato anche vari problemi interni, come i mutui, le truffe telefoniche e le sfide demografiche della Russia.