Nella cornice suggestiva di Madrid, sabato scorso si è tenuto un incontro dal forte valore simbolico per i leader dell’estrema destra europea. L’evento, organizzato dal partito Patriots for Europe, ha rappresentato un’importante prova di coesione in seguito alla rielezione di Donald Trump negli Stati Uniti, inneggiando a una “nuova era” di governi conservatori in Europa sotto lo slogan “Make Europe Great Again”. Questa riunione, la prima ufficiale dalla costituzione del partito dopo le elezioni europee della scorsa estate, ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama politico europeo.
Viktor Orbán, primo ministro ungherese, ha esordito definendo Trump come un “tornado” che ha rivoluzionato l’assetto globale in poche settimane, sottolineando come ora “tutti vedono che siamo il futuro”. A sottolineare l’importanza del momento storico, Marine Le Pen ha evidenziato come l’inizio dell’amministrazione Trump abbia messo in ombra la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
L’incontro, ospitato al Marriott Conference Center dell’Aeroporto di Madrid, ha registrato la partecipazione di migliaia di sostenitori, in gran parte seguaci del partito spagnolo Vox, e ha visto avvicendarsi sul palco diversi leader come Geert Wilders, Matteo Salvini, Andrej Babiš e Herbert Kickl, il quale ha partecipato via video conferenza. I leader hanno dichiarato il loro impegno a “riconquistare” i governi europei, paragonando la loro visione a quella della “Reconquista” spagnola medioevale.
Tra i temi cruciali affrontati, la critica alle politiche verdi dell’UE ha assunto un ruolo di primo piano. Il Green Deal è stato definito “morto”, con Babiš della Repubblica Ceca che ha accusato Bruxelles di spingere l’Europa verso un collasso economico ed energetico. Parallelamente, l’immigrazione è stata al centro delle discussioni, con Wilders che ha lanciato un appello contro l’immigrazione illegale, ricevendo forti consensi dalla platea. Anche la diversità di genere ha subito attacchi, con Krzysztof Bosak della Konfederacja polacca che ha ribadito l’importanza della famiglia tradizionale.
Nonostante la loro posizione di forza nel Parlamento Europeo, dove rappresentano la terza fazione con 86 seggi, i Patriots for Europe sanno che avranno bisogno di alleati per espandere la loro influenza. Le Pen ha proposto un avvicinamento al partito Conservatori e Riformisti Europei (ECR) e ha suggerito che anche alcuni membri del Partito Popolare Europeo potrebbero unirsi alla loro causa. L’appello di Salvini al PPE di scegliere tra un passato “disastroso” e un futuro di “cambiamento” riassume l’obiettivo di allargare l’alleanza politica a Bruxelles.
Santiago Abascal, leader di Vox e dei Patriots, ha rimarcato l’importanza di stringere ulteriori alleanze in Europa, augurando il successo ad Alice Weidel di Alternativa per la Germania nelle prossime elezioni. Concludendo il raduno, Abascal ha auspicato un superamento delle divergenze per favorire una costante cooperazione contro gli avversari comuni. La manifestazione è stata preceduta da un incontro a porte chiuse tra i leader, seguito da una cena di gala alla quale ha partecipato Kevin Roberts, presidente della Heritage Foundation.