La scena globale è scossa da un acceso confronto tra due leader: Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, e Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina. Il punto di rottura si è manifestato in un evento altamente mediatico nello Studio Ovale, dove le tensioni sono rapidamente sfociate in un acceso scambio di parole. In questo contesto, il sostegno internazionale verso Kiev non è mancato.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha espresso la sua solidarietà al popolo ucraino, elogiando la dignità e il coraggio della nazione. Non è da sola, poiché anche la Germania, con la ministra degli esteri Annalena Baerbock, si è dichiarata a favore dell’Ucraina contro l’aggressione russa, promettendo continuo supporto.

Nel frattempo, dalla Russia giunge un messaggio provocatorio da parte dell’ex presidente Dmitry Medvedev, che ha apertamente criticato Zelensky. Anche Elon Musk ha dichiarato che Zelensky si è messo in difficoltà da solo agli occhi statunitensi. Contestualmente, i democratici americani, per voce di Chuck Schumer, hanno criticato apertamente Trump, accusandolo di agire a vantaggio di Vladimir Putin.

La situazione ha visto anche il coinvolgimento di Emmanuel Macron da Parigi, che ha ribadito l’importanza di rispettare chi combatte contro l’invasione russa. Altre nazioni europee come la Polonia e la Spagna hanno espresso il loro sostegno a Zelensky, dichiarando che l’Ucraina non è sola.

La tensione è culminata con la presa di posizione dell’Italia attraverso il commissario europeo Paolo Gentiloni, che ha espresso vergogna per l’atteggiamento degli Stati Uniti, nonostante storicamente nutra affetto per la nazione americana.

Tutto ciò si è aggravato con la conferma della Cnn che l’ordine di allontanare Zelensky dalla Casa Bianca sarebbe partito da Trump, delegato al segretario di stato Marco Rubio. Il clima è stato ulteriormente teso da Matteo Salvini che sui social ha espresso appoggio a Trump.

Durante il colloquio, non privo di momenti concitati, Trump si è rivolto a Zelensky accusandolo di giocare con il rischio di una Terza Guerra Mondiale, intimandogli di non dimenticare il sostegno ricevuto dagli Stati Uniti. Come conseguenza, la conferenza stampa prevista è stata annullata. Nessun accordo è stato raggiunto.

Concludendo, lo scenario internazionale è segnato da grandi divisioni, ma anche dall’affermarsi di una solidarietà europea nei confronti dell’Ucraina, che continua a lottare per la sua sicurezza e sovranità.

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