Dalle regioni del fronte ucraino fino al solitamente umido Belgio, la mancanza di precipitazioni ha lasciato gran parte del continente europeo a secco a metà primavera. Questa early-onset siccità sta mettendo a dura prova le catene di approvvigionamento e gli agricoltori, con conseguenze potenziali su industrie, commercio e sicurezza alimentare globale, in un contesto già turbato dalle instabili politiche tariffarie di Trump. L’ultimo rapporto dell’Osservatorio Europeo sulla Siccità di marzo segnala aree di Polonia, Ucraina, Grecia, Balcani, Svezia, Irlanda, Germania e altri luoghi sotto “avviso” arancione, mentre la costa sudorientale della Spagna si trova in allerta rossa. Oltre alla cattiva gestione delle risorse idriche, gli esperti segnalano come responsabile principale il cambiamento climatico di origine antropica, il quale sta provocando schemi di pioggia irregolari e temperature sempre più elevate, manifestandosi in siccità frequenti e severe in Europa.

Il deficit di pioggia, unito a temperature insolitamente alte – marzo ha riportato temperature primaverili mai viste – aggrava questa situazione di siccità, secondo Andrea Toreti dell’Osservatorio. “La situazione che stiamo osservando è fonte di preoccupazione crescente”, ha affermato Toreti, in particolare nell’Europa centrale e orientale, dove la mancanza di precipitazioni si è amplificata negli ultimi 60-80 giorni. “Stiamo monitorando attentamente la situazione poiché evolve rapidamente”, ha aggiunto. Gli esperti sostengono che il cambiamento climatico farà sì che le siccità diventino più intense e frequenti.

Le condizioni attuali ricordano quelle precedenti alla drammatica siccità europea del 2018, ha osservato Toreti. La gravità della siccità di quest’anno dipenderà fortemente dalle condizioni climatiche delle prossime settimane, che non sembrano promettere niente di positivo. “I prossimi giorni saranno decisivi. Se non arriveranno piogge, ci aspettiamo gravi conseguenze per l’agricoltura,” ha sottolineato. Le previsioni climatiche per i prossimi tre mesi nelle zone già colpite da precipitazioni scarse non sono favorevoli.

In Germania, la situazione si sta rapidamente deteriorando, ha spiegato Toreti. Il monitor tedesco del Centro Helmholtz mostra più della metà del paese colorato di un rosso scuro, indicando una superficie del suolo “straordinariamente” secca. I livelli più profondi del suolo sono meno preoccupanti, ma la secchezza della superficie rappresenta un problema per le giovani piante e semi. Nel frattempo, il Reno, importante via di trasporto commerciale in Europa occidentale, presenta livelli d’acqua normalmente riscontrati in piena estate. Le chiatte, a causa di ciò, navigano con meno della metà del loro usuale carico, aumentando i costi e rallentando le catene di approvvigionamento.

Anche il Belgio sta vivendo una significativa mancanza d’acqua. L’Istituto Meteorologico Reale belga ha segnalato pochissimi giorni di pioggia tra l’1 marzo e la scorsa settimana, con appena 7,8 millimetri di precipitazioni registrate dalla stazione di monitoraggio di Bruxelles, comparate a media di circa 50 millimetri. Tuttavia, il Belgio è ancora supportato da buone riserve di acque sotterranee, e non è nell’immediato rischio di siccità estrema.

Peggiore è la situazione nell’Europa centrale e orientale, dove la scarsa inverno non ha permesso ai terreni di riprendersi dalla siccità dell’anno precedente. Polonia e Ucraina, due grandi esportatori di grano, sono particolarmente colpite. “Una potenziale cattiva stagione di raccolto causata da siccità potrebbe avere un impatto significativo sul mercato globale dei cereali,” ha avvertito Claas Nendel, ricercatore agricolo, tramite un comunicato del servizio meteorologico tedesco. Anche se non c’è immediato pericolo per la disponibilità di pane e prodotti farinacei in Europa, i prezzi elevati dei cereali potrebbero minacciare la sicurezza alimentare globale.

Le condizioni secche rendono anche le aree più suscettibili agli incendi boschivi. In Liechtenstein e Austria, le autorità stanno già adottando misure preventive contro gli incendi, mentre in Ucraina, il pericolo è amplificato dai missili russi che possono incendiare campi e boschi vulnerabili.

Questa siccità primaverile pone anche pressione sulla Commissione Europea affinché introduca misure concrete come parte della futura Strategia di Resilienza Idrica, attesa per giugno. Il documento mira ad affrontare le doppie sfide delle acque date dalle variazioni climatiche – troppo poca o troppa pioggia. Nell’attuale situazione, laddove vaste aree pel lottano con la siccità, Lanzarote, nelle Isole Canarie, dichiara lo stato di emergenza in seguito a piogge torrenziali e alluvioni, evidenziando ancora una volta l’estrema variabilità climatica a cui l’Europa si sta rapidamente adattando.

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