Mentre si avvicina la data delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, la Pennsylvania si prepara ad affrontare possibili minacce alla sicurezza elettorale, con uno sforzo che coinvolge organizzazioni a livello federale e statale. Con i suoi 19 voti elettorali, la Pennsylvania è cruciale per la corsa alla presidenza, e questo ha motivato una serie di esercitazioni di “red teaming” – simulazioni che permettono di testare le reazioni a vari scenari critici. In vista dell’elezione, il team di risposta alle minacce elettorali dello Stato include rappresentanti dell’ufficio del governatore, il Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS), la Guardia Nazionale e l’Agenzia di Gestione delle Emergenze della Pennsylvania (PEMA).

Secondo Randy Padfield, direttore di PEMA, questi esercizi aiutano a delineare ruoli e azioni da intraprendere in caso di problematiche, come disastri naturali o attacchi violenti, garantendo così che nessuno si trovi a dover prendere decisioni inaspettate il giorno del voto. L’obiettivo è monitorare l’intero processo elettorale in tempo reale, tramite un “Election Day Dashboard” sviluppato con DHS, per intervenire su ogni imprevisto, da un incidente stradale a un attacco intenzionale.

Al Schmidt, Segretario di Stato della Pennsylvania, evidenzia la particolarità del contesto del suo Stato, dove i rischi includono cyberattacchi e interferenze esterne. Un problema emergente è la possibilità che elettori radicalizzati cerchino di influenzare il processo come osservatori di seggio, e in Pennsylvania esistono già programmi come “Fight the Fraud”, mirati a reclutare sostenitori per sorvegliare i seggi elettorali, alimentando potenzialmente il clima di sfiducia. Questo fenomeno rappresenta una sfida per le autorità, che temono che elementi intenzionati a “proteggere il voto” possano, in realtà, volerlo ostacolare.

A inizio ottobre, in un comizio tenutosi sulle scale del Campidoglio di Harrisburg, il predicatore e cantante Sean Feucht ha incitato la folla a farsi sentire durante le elezioni. All’evento erano presenti figure come Doug Mastriano, ex candidato governatore del Partito Repubblicano e noto sostenitore del movimento “Stop the Steal”, il quale ha contribuito a radunare i manifestanti per Washington D.C. il 6 gennaio 2021. Questa retorica accesa e il richiamo alla mobilitazione hanno destato ulteriori preoccupazioni, spingendo le contee a incrementare la sicurezza in vari distretti.

Anche Donald Trump ha recentemente alimentato la tensione sui social, affermando che le autorità della Pennsylvania stanno già commettendo frodi elettorali, alimentando così il clima di sfiducia nei confronti del processo democratico. In risposta, le autorità locali hanno disposto controlli aggiuntivi per proteggere i luoghi di voto e i centri di conteggio.

Oltre a prevenire interferenze il giorno delle elezioni, molte delle minacce potrebbero verificarsi successivamente. Secondo le leggi locali, tutte le 67 contee della Pennsylvania devono certificare i risultati entro il 25 novembre. Tuttavia, l’esperienza passata mostra che potrebbero verificarsi resistenze: nelle elezioni precedenti, alcuni rappresentanti repubblicani si sono rifiutati di certificare i risultati. In questi casi, come affermato da Schmidt, si ricorrerebbe alle vie legali per costringere alla certificazione dei voti, come accaduto nel 2020.

Un’altra data chiave sarà il 17 dicembre, quando gli elettori dei diversi Stati si riuniranno per certificare ufficialmente i risultati, seguita dal 6 gennaio, quando il Congresso convaliderà i voti del Collegio Elettorale. Il timore è che, in caso di esito contestato, possa riemergere un movimento “Stop the Steal” che crei instabilità nel processo di trasferimento pacifico del potere.

Un fattore di complicazione è la gestione dei voti per corrispondenza, che in Pennsylvania non possono essere aperti fino alle 7 del mattino del giorno delle elezioni. Questo può generare ritardi nel conteggio e potrebbe lasciare incerti i risultati per giorni. Per ridurre i ritardi, lo Stato ha approvato una legge nel 2022 (Act 88), stanziando 45 milioni di dollari per aiutare le contee a migliorare le loro strutture e a velocizzare i conteggi.

Le sfide che la Pennsylvania affronta quest’anno sono simboliche di un clima elettorale teso in tutta la nazione. Combattere la disinformazione e assicurare la trasparenza nel processo di voto sono diventate priorità per le autorità, in un contesto in cui ogni ritardo o presunta anomalia potrebbe essere interpretata come un tentativo di manipolazione elettorale.

4 pensiero su “Sicurezza elettorale in Pennsylvania: Preparativi e misure per il voto del 5 Novembre”
  1. Secondo me, è tutta una montatura politica. Vogliono solo farci credere che c’è un problema grosso, ma in realtà è solo propaganda.

  2. Ma vi rendete conto della gravità della situazione? Gli elettori radicalizzati potrebbero davvero rappresentare un pericolo per la democrazia!

  3. Alla fine, tutte ste chiacchiere per nulla! Sempre na scusa per giustificare il ritardo dei risultati finali. Non faranno mai progressi!

  4. La situazione è molto preoccupante, ma almeno stanno prendendo misure preventive. Speriamo vada tutto bene durante le elezioni.

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