Nel contesto dello scenario geopolitico attuale, la recente tensione tra Washington e Kiev ha sollevato timori di una frattura significativa tra Stati Uniti ed Europa. Starmer, il Primo Ministro del Regno Unito, si trova ora al centro di un intenso “sprint diplomatico” con l’intento di consolidare il sostegno occidentale all’Ucraina e di prevenire una spaccatura transatlantica. In un silenzio calcolato, Starmer avrebbe contattato sia il Presidente americano che quello ucraino per cercare una via di mediazione, mantenendo il contenuto delle conversazioni riservato, mentre i leader europei hanno espresso il loro sdegno nei confronti dell’atteggiamento di Trump verso Zelensky.
Il prossimo vertice a Londra di domenica, che vedrà la partecipazione di 16 leader europei e del Presidente ucraino Zelensky, si profila come cruciale. Originariamente inteso come un aggiornamento sugli eventi più recenti alla Casa Bianca, questo incontro è ora una tappa fondamentale per delineare una risposta coerente al cambiamento di rotta introdotto da Trump nel panorama internazionale. La sede scelta è Lancaster House, nel cuore di Londra, nota per il suo ruolo nella serie “The Crown” come set per Buckingham Palace.
Prima dell’incontro principale, sono previsti incontri bilaterali di rilievo, tra cui quello con Giorgia Meloni, Premier italiana: entrambi i leader hanno mantenuto stretti contatti con Trump. Starmer punterà a persuadere gli alleati ad assegnare contingenti militari per una forza anglo-francese che possa garantire la pace futuribile in Ucraina. Verrà inoltre ribadita l’importanza di uno sforzo comune europeo per una difesa integrata, aumentando le spese militari e promuovendo l’istituzione di una “banca del riarmo” per sostenere tali investimenti.
A dimostrazione del suo impegno, Starmer ha promesso un incremento delle spese per la difesa fino al 2,5% del PIL, con l’ambizione di raggiungere il 3%. Lo scopo è quello di evitare un ritiro totale dell’impegno americano. Il suo recente incontro con Trump è stato più positivo del previsto, benché il Presidente americano non abbia fornito garanzie per un dispositivo di sicurezza Usa a sostegno del futuro contingente europeo in Ucraina.
Paradossalmente, a seguito della Brexit, il ruolo del Regno Unito come mediatore potrebbe essere agevolato, come notato dal neo-ambasciatore Peter Mandelson, grazie alla sua posizione unica di “non essere Europa” e quindi fungere da collegamento tra le due sponde dell’Atlantico. Questo percorso, seppur intricato e incerto, potrebbe essere cruciale per mantenere salda l’alleanza occidentale e contrastare le mire di Putin.