Elon Musk ha sviluppato una tecnologia avanzata per trasmettere dati internet da una vasta rete di satelliti Starlink nello spazio verso dispositivi sulla Terra. Tuttavia, nonostante il potenziale rivoluzionario, la reazione dei consumatori europei non è stata entusiasta. La costellazione di satelliti Starlink è in grado di portare connettività internet in luoghi remoti e difficilmente raggiungibili, aprendo nuove possibilità per la connettività aerea e persino colpendo l’interesse del governo italiano per comunicazioni sicure. Tuttavia, per gli utenti europei, né Musk né altre compagnie di internet satellitare hanno ancora trovato il modo di dominare il mercato con una copertura affidabile e ad alta velocità.
Un’analisi della Commissione europea ha mostrato che circa il 79% delle abitazioni nel continente dispone già di accesso a reti “ad alta capacità”, con velocità di download che raggiungono almeno 1 gigabit al secondo, principalmente tramite connessioni in fibra ottica ultra veloce. Secondo Robert Mourik, presidente del BEREC, l’organizzazione che riunisce i regolatori delle telecomunicazioni in Europa, “Se fossi un cliente, se avessi la possibilità di scegliere la fibra, opterei per quella… Se non avessi un buon accesso a banda larga attraverso i mezzi convenzionali, allora considererei il satellite.” Le prestazioni di Starlink, che offre velocità variabili tra 25 e 220 Mbps, sono significativamente inferiori rispetto a quelle che gli europei potrebbero ottenere con la fibra, a seconda della congestione della rete e delle condizioni atmosferiche.
Inoltre, Starlink è inferiore alla fibra anche in termini di latenza, cioè il tempo necessario ai dati per fare un percorso di andata e ritorno verso un server. Questo è un aspetto cruciale per applicazioni come i giochi online, le videochiamate o la realtà virtuale. Anche se utile per un uso standard di internet, l’offerta di Starlink fatica a conquistare il mercato europeo, dove le connessioni in fibra sono superiori e più economiche, mentre pochi sentono il bisogno urgente di piani che offrano la connessione in gigabit. Jan Frederik Slijkerman, analista per il gruppo bancario ING, ha evidenziato come in Europa sia arduo ottenere clienti a causa dell’attrattiva della fibra.
Un abbonamento a Starlink in Europa potrebbe costare in media 49 euro mensili, con un kit iniziale che arriva a 249 euro. In confronto, i provider di internet tradizionale offrono servizi simili per circa 21,32 euro. Opzioni più rapide come le connessioni in fibra hanno una media di circa 35,17 euro, un valore più accessibile, sebbene vi siano eccezioni come in Grecia, dove la conformazione geografica ostacola la diffusione della banda larga fissa.
Nonostante ciò, ci sono delle nicchie di mercato non ancora servite dove Starlink può emergere, come le aree rurali o le isole isolate, dove le connessioni tradizionali non sono commercialmente sostenibili, o la connettività per mezzi come navi da crociera e yacht. Mourik ha commentato che vede questa tecnologia come un’integrazione dell’offerta esistente, lodando le capacità impressionanti dei satelliti, nonostante queste non competano con la connettività in fibra. Inoltre, ha evidenziato che “Starlink non ha la capacità di fornire un servizio a tutti in una zona,” esemplificando con il sud-est dell’Inghilterra, dove Starlink ha raggiunto il limite della capacità della rete e non accetta nuovi clienti.