LONDRA — Keir Starmer è salito al potere promettendo di ristabilire i rapporti della Gran Bretagna con l’Unione Europea. Tuttavia, all’alba del 2025, questo obiettivo si rivela più complesso del previsto. Da quanto emerge, il nuovo primo ministro del Regno Unito ha instaurato buoni rapporti con i leader dell’UE. Tuttavia, incomprensioni sui visti per i giovani, contese sulla pesca e la questione del ricorso della Commissione Europea in tribunale stanno complicando la situazione.

Per rilanciare il dialogo, Starmer ha programmato numerosi viaggi a Bruxelles, incluso un importante vertice UE-Regno Unito previsto per la “prima metà del 2025”. Un incontro separato all’inizio di febbraio nella capitale belga sarà dedicato alla sicurezza, mentre il Ministro per la Brexit, Nick Thomas-Symonds, prevede di incontrare il suo omologo dell’UE, Maroš Šefčovič, con una cadenza di circa due settimane, poiché le trattative stanno entrando in una “nuova fase”.

Nonostante entrambe le parti dichiarino l’intenzione di migliorare i rapporti, Londra e Bruxelles non hanno ancora definito esattamente in cosa consista questo miglioramento. L’incontro di febbraio potrebbe essere l’occasione giusta per chiarire i dettagli. Un alto funzionario dell’UE ha infatti suggerito che un accordo di difesa si stia profilando come il tema di cooperazione più promettente.

Il nuovo governo britannico è stato perlopiù coinvolto, durante l’autunno, nelle discussioni riguardanti la posizione nei confronti delle richieste dell’UE per un programma di mobilità giovanile, considerato essenziale per il rilancio dei rapporti. L’amministrazione laburista è preoccupata che il piano ricordi troppo la migrazione dell’UE, un tema politicamente delicato nel Regno Unito. Sebbene il progetto non sia stato scartato, la linea ufficiale afferma di non avere “nessun piano” al riguardo.

Nonostante l’avvio cauto dei colloqui e l’assenza di richieste concrete, Starmer si è già trovato accusato dagli euroscettici di tradire la Brexit. L’opposizione conservatrice, guidata da Kemi Badenoch, ha criticato il primo ministro per “pianificare di cedere le libertà conquistate con la Brexit”, mentre la stampa euroscettica ha definito un gruppo di funzionari come una “squadra di resa”. Dall’altra parte della Manica, l’indecisione percepita inizia a suscitare irritazione.

La marea politica in Europa non ha giocato a favore di Starmer. Durante i primi sei mesi in carica, il premier britannico ha cercato di costruire un rapporto stretto con il cancelliere socialdemocratico tedesco Olaf Scholz. Tuttavia, con la sua prossima uscita di scena, Scholz sarà probabilmente sostituito da un conservatore.

Oltre alla mobilità giovanile, Bruxelles ha chiarito che vede nell’accesso esteso alle flotte di pesca europee una condizione necessaria per i colloqui, un’altra area politicamente delicata. Le richieste del Regno Unito non sono del tutto semplici: un impegno manifesto del Partito Laburista per un nuovo accordo sui prodotti agricoli richiederebbe l’adesione a un’ulteriore supervisione della Corte di Giustizia Europea.

Nel corso dei primi mesi del 2025, il vertice UE-Regno Unito fungerà da obiettivo per le trattative tra Thomas-Symonds e Šefčovič. Entrambi intendono vedere progressi significativi entro quell’incontro. Anche se il tempo stringe, la scadenza è sotto controllo, poiché Bruxelles e Londra stabiliranno la data del vertice, ancora da fissare. Resta ancora da confermare il formato dell’incontro, che probabilmente includerà almeno Starmer e i capi della Commissione, del Consiglio e del Parlamento dell’UE. Alcuni diplomatici suggeriscono anche il possibile coinvolgimento degli stati membri. In questo contesto si inserisce un vertice su una relazione che ancora deve chiarirsi completamente.

Un pensiero su “Starmer e l’Europa: il difficile equilibrio tra Brexit e nuove relazioni UK-UE nel 2025”
  1. Mamma mia, sta Brexit sembra na soap opera infinita! Ogni volta che senti aggiornamenti, pare che tornino sempre agli stessi punti. Dai su, Keir, facci sognare.

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