Ieri, il primo ministro britannico Keir Starmer ha fatto visita alla Casa Bianca, portando con sé due importanti promesse per il presidente americano Donald Trump: l’incremento della spesa per la difesa britannica al 2,5% del Pil entro il 2027 e al 3% entro il 2035, e una lettera speciale firmata da re Carlo che invita Trump a una seconda visita di Stato nel Regno Unito. Durante l’incontro, Trump ha elogiato Starmer come “un uomo speciale” e “un negoziatore duro”, sottolineando l’importanza di preservare la storica relazione speciale tra Stati Uniti e Regno Unito.

Starmer, da parte sua, ha riconosciuto il merito di Trump nella creazione di spazi per un possibile accordo di pace in Ucraina, ma ha avvertito di evitare intese che possano favorire l’aggressore. La questione di una garanzia di sicurezza da parte degli USA a sostegno delle truppe europee in Ucraina sembra ancora irrisolta, nonostante le discussioni produttive tra i due leader.

Trump ha sottolineato che un eventuale accordo economico con l’Ucraina, incentrato sui minerali, rappresenterebbe di fatto la garanzia di sicurezza richiesta, promuovendo lo slogan “Scavare dobbiamo”. Alla domanda sull’eventualità di un intervento americano in caso di attacco al Regno Unito, il presidente ha assicurato il suo appoggio, pur lodando la capacità difensiva dei soldati britannici.

Nel contempo, il presidente russo Vladimir Putin ha messo in guardia le élite occidentali da qualsiasi tentativo di interferire nel processo di distensione tra USA e Russia. Durante la conferenza stampa, Trump ha stemperato le tensioni con Zelensky, minimizzando il passato commento in cui definiva il leader ucraino “un dittatore” e ribadendo il rispetto per il coraggio dimostrato dagli ucraini.

Le discussioni tra Washington e Londra hanno toccato anche temi economici, come il commercio e l’intelligenza artificiale, con Trump che ha rivelato la possibile nascita di un accordo commerciale vantaggioso per entrambi i paesi. Tuttavia, un momento di tensione è emerso quando il vicepresidente JD Vance ha criticato alcune violazioni della libertà di espressione che influenzano tanto i britannici quanto le aziende tecnologiche americane. Starmer ha difeso fermamente la lunga tradizione di libertà di espressione del suo paese.

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