Il bombardamento perpetrato a Sumy la mattina della Domenica delle Palme ha causato almeno 35 vittime civili e oltre cento feriti, molti dei quali in condizioni critiche. L’attacco ha visto l’utilizzo di missili balistici russi del modello Iskander, lanciati nel cuore della città, lasciando dietro di sé un bilancio di sangue e distruzione. Secondo le testimonianze locali, i missili sono stati scagliati deliberatamente per colpire il maggior numero di persone possibile.

Evgenii Murza, storico e guida turistica locale, nonché laureato all’Università La Sapienza di Roma, ha raccontato come questo fosse un crimine efferato, comparabile ad un missile che colpisse il centro di Roma durante una celebrazione religiosa. Questo atto, oltre che barbaro, ha avuto luogo in un’area della città densamente abitata, vicina a tre delle chiese più importanti, frequentate dai fedeli per la messa della Domenica delle Palme, che quest’anno coincideva per ortodossi e cattolici.

Volodymyr Zelensky ha espresso tutto il suo sdegno rivolgendosi a Putin. Il presidente ucraino ha affermato che Mosca continua a fingere di voler discutere la pace, mentre in pratica prosegue la guerra, sottolineando che solo un maledetto bastardo potrebbe ordinare un simile atto. Dall’ufficio presidenziale si è evidenziato come i due missili fossero dotati di testate a grappolo, per massimizzare il numero di vittime. In aggiunta, ulteriori bombardamenti russi sono stati segnalati su Kharkiv e nella regione del Donbass.

Il conflitto vede attualmente Sumy nuovamente coinvolta a causa dell’avanzata russa fino al confine. Nonostante le smentite, fonti russe hanno cercato di giustificare l’attacco, dirottando l’attenzione su una presunta presenza militare nella zona. Tuttavia, testimonianze locali confermano che molte delle vittime erano civili inermi, tra cui donne, bambini e intere famiglie.

Kiev ha rinnovato l’appello all’amministrazione Trump affinché eserciti una maggiore pressione su Mosca. Nel frattempo, Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha ribattuto che le forze ucraine stanno colpendo regolarmente il territorio russo con droni. Nonostante tali affermazioni, resta evidente che la prospettiva di una pace duratura appare sempre più remota.

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