Martedì, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’Unione Europea si prepara ad adottare misure risolute e proporzionate in risposta all’annuncio del presidente statunitense Donald Trump riguardante le nuove tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio. Lo ha espresso sottolineando l’impatto negativo che tali tariffe, che in sostanza sono tasse, possono avere sulle imprese e sui consumatori, definendole ingiustificate. Le tariffe di Trump, che raggiungono il 25 percento sull’acciaio e all’alluminio, non saranno ignorate, ha aggiunto von der Leyen.
La strategia di Trump prevede l’applicazione di queste tariffe su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, annullando così gli accordi tariffari precedenti con paesi come l’Unione Europea, il Regno Unito e il Giappone. Trump ha descritto questa mossa come un passo importante verso la prosperità economica degli Stati Uniti.
Nel 2018, una situazione simile era già avvenuta quando l’UE rispose alle tariffe statunitensi con propri dazi su beni iconici come le motociclette Harley-Davidson e i jeans. Tuttavia, le parti avevano successivamente attenuato la disputa, arrivando a sospendere le tariffe. Ora, con l’annuncio delle nuove misure, la risposta europea è attesa a breve.
Il responsabile del commercio dell’UE, Maroš Šefčovič, parlando al Parlamento Europeo, ha definito queste tariffe come uno scenario perdente per entrambe le sponde dell’Atlantico. Ha sottolineato che gli Stati Uniti, imponendo tali dazi, stanno effettivamente danneggiando i propri cittadini, aumentando il costo per le aziende e alimentando l’inflazione, con potenziali effetti destabilizzanti sul commercio globale. Sia von der Leyen che Šefčovič hanno rassicurato sull’intenzione di rispondere con fermezza e proporzionalità.
Il blocco europeo, che rappresenta circa il 20 percento della fornitura di acciaio agli Stati Uniti, potrebbe subire conseguenze significative dalle nuove tariffe, proprio mentre le acciaierie europee affrontano pressioni globali. L’UE è infatti una delle principali fonti di importazione di acciaio e alluminio per gli Stati Uniti. Le misure statunitensi dovrebbero entrare in vigore il 12 marzo, e la situazione è in continuo aggiornamento.