I rapporti tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky sembrano essersi notevolmente raffreddati rispetto al passato, ma la recente telefonata di un’ora tra i due leader ha segnato un progresso. Descritta da Trump come “molto buona e concreta”, la conversazione arriva poco dopo un dialogo di oltre due ore tra Trump e Vladimir Putin. Nonostante il presidente russo abbia respinto la proposta di un cessate il fuoco totale di 30 giorni, delineata da Ucraina e Stati Uniti in un accordo precedente, è stata accettata una soluzione alternativa.
Zelensky ha accettato una tregua limitiata che riguarderà esclusivamente le infrastrutture energetiche, mentre restano esclusi altri obiettivi. Nonostante questa restrizione, per Kiev è essenziale evitare una nuova crisi con Washington e, dunque, garantire la continuazione degli aiuti militari e dell’intelligence americani, temporaneamente sospesi dopo il summit del 28 febbraio.
Nel frattempo, Marco Rubio, segretario di Stato, e Michael Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale, sono stati incaricati di portare avanti le negoziazioni con Zelensky, preparando i prossimi incontri operativi che si terranno a Gedda. In quell’occasione, si cercherà di definire i dettagli per il blocco degli attacchi alle infrastrutture energetiche e stabilire un monitoraggio adeguato. Trump auspica che questo sviluppo possa condurre verso un cessate il fuoco totale e, più in là, verso negoziati di pace generali.
Zelensky ha ribadito l’importanza della collaborazione tra Kiev e Washington per una pace equa e si è detto disponibile a estendere il cessate il fuoco parziale frontalmente. Nelle discussioni con Trump è stata toccata anche la situazione nel Kursk e il rilascio dei prigionieri di guerra. Recentemente, la Russia ha liberato 175 soldati ucraini, compresi diversi feriti catturati durante la battaglia di Mariupol nel 2022, e 22 civili.
Degli sviluppi recenti include la proposta di Trump di affidare agli Stati Uniti il controllo delle centrali elettriche ucraine, incluso il complesso nucleare di Zaporizhzhia, per garantire maggiore sicurezza. Tuttavia, rimane in dubbio se questo includa la centrale nucleare occupata dalla Russia nel 2022. Trump ha indicato che il controllo americano potrebbe rappresentare un’importante garanzia per la protezione delle infrastrutture energetiche.
Nel contesto della conversazione tra i due presidenti, Zelensky ha sottolineato l’importanza di proseguire con l’invio di armi americane, tra cui i missili Patriot. Al contempo, Putin ha chiesto il blocco totale degli aiuti militari e dell’intelligence come precondizione per un cessate il fuoco esteso, richiesta però considerata inaccettabile da Kiev. Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, ha confermato che la condivisione delle informazioni dell’intelligence per la difesa ucraina non sarà interrotta.
Le tensioni restano altissime, complici i recenti attacchi russi con oltre 150 droni e missili diretti verso infrastrutture energetiche e una stazione ferroviaria ucraina, mentre Kiev risponde colpendo depositi di carburante in territorio russo. La situazione potrebbe ulteriormente evolversi, ma le attuali negoziazioni cercano di delineare un percorso verso una possibile risoluzione del conflitto.