Usha Vance, consorte del vicepresidente degli Stati Uniti, si prepara a visitare l’isola artica di Kalaallit Nunnaat questo giovedì. Ad accompagnarla in questo viaggio saranno anche il consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Waltz, e il segretario all’energia, Chris Wright. La missione americana ha l’obiettivo di visitare la base spaziale di Pituffik e assistere, insieme alla signora Vance, alla rinomata gara nazionale di slitte trainate da cani, l’Avannaata Qimussersu.

Il premier uscente di Nuuk, Mute Egede, ha espresso il suo disappunto definendo la visita come un gesto provocatorio, alimentato dai continui tentativi di Trump di annettere la Groenlandia agli Stati Uniti. Egede ha sottolineato come, fino a poco tempo fa, la collaborazione con gli Stati Uniti fosse basata su fiducia reciproca e lavoro di squadra. Tuttavia, alla luce degli eventi recenti e della presenza di Waltz, la fiducia sembra svanita, lasciando il posto a un clima di tensione.

Jens-Frederik Nielsen, leader del partito Democratico groenlandese vincitore delle elezioni dell’11 marzo, ha interpretato la visita come una mancanza di rispetto nei confronti del popolo locale. Questo avvenimento si inserisce in un contesto di politica estera complesso, dove l’interesse degli Stati Uniti per l’isola è alimentato dalla sua posizione strategica e dalle sue risorse naturali. La Groenlandia, parte del Regno di Danimarca, è cruciale nella difesa e nelle rotte commerciali dell’Artico.

La visita di Usha Vance si veste di ufficialità attraverso il desiderio di rafforzare i legami storici tra le due nazioni. Tuttavia, le intenzioni degli Stati Uniti destano preoccupazioni tra i locali e nei governi coinvolti. La premier danese, Mette Frederiksen, ha ribadito che qualsiasi cooperazione deve rispettare i principi di sovranità e rispetto tra i paesi. Con la sua strategia, Trump mira anche a contrastare l’influenza crescente di Russia e Cina nella regione.

Il viaggio di Vance e della delegazione americana si concluderà sabato 29 marzo, lasciando però aperti molti interrogativi sulle future relazioni tra la Groenlandia e gli Stati Uniti.

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